• Testo INTERPELLANZA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.2/01344 (2-01344) «Nevi, Spena, Sandra Savino».



Atto Camera

Interpellanza 2-01344presentato daNEVI Raffaeletesto diMartedì 19 ottobre 2021, seduta n. 577

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   da venerdì 15 ottobre 2021 è in vigore l'obbligo di possesso di Green Pass per ogni lavoratore che voglia proseguire nell'attività, che il gruppo parlamentare di Forza Italia condivide e sostiene;

   in questo contesto proviene un allarme anche dal settore agricolo. L'obbligo di green pass, naturalmente, riguarda anche i circa 400.000 lavoratori agricoli, mentre è in pieno svolgimento la vendemmia, la raccolta delle mele è all'inizio, come quella delle olive, e, fra pochi giorni, partirà la campagna agrumicola. In questo contesto, si stima che sia pari al 25 per cento il numero dei lavoratori agricoli non vaccinati, circa 100 mila persone. C'è quindi il rischio attuale e concreto che possa andare persa parte della produzione agricola per carenza di raccoglitori. Quindi appare necessario adottare misure correttive e tempestive che consentano un accesso facilitato al lavoro nei campi di quanti siano in possesso del green pass, poiché i controlli vanno eseguiti giornalmente e all'accesso in azienda di tutti i lavoratori, quale che sia il rapporto di lavoro; l'obbligo riguarda non solo i dipendenti, ma anche i collaboratori coordinati e continuativi, quelli occasionali, tirocinanti, distaccati, somministrati, volontari, soci lavoratori, legale rappresentante, amministratore, coadiuvanti familiari e, lavoratori di eventuali ditte appaltatrici, professionisti che dovessero accedere ai luoghi di lavoro per motivi professionali come commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro. Nel contesto descritto esiste il fondato timore che le normali attività aziendali possano essere rallentate;

   sarebbe necessario adottare una semplificazione delle operazioni di controllo, non facili perché i lavoratori non sono concentrati fisicamente in un unico luogo di lavoro. Si precisa che si ritiene il green pass una misura efficace per contrastare la pandemia, ma una semplificazione nelle procedure di controllo sarebbe utile per risolvere velocemente alcuni problemi pratici ed evitare il rischio di un'ulteriore mancanza di manodopera nelle campagne. Almeno alcune operazioni dovrebbero essere semplificate, ad esempio il carico e scarico delle merci. Ciò è fondamentale perché l'attività agricola è legata ai cicli stagionali e non può essere fermata;

   c'è poi bisogno di più lavoratori, anche perché non è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la determinazione delle quote annuali di lavoratori stranieri né sono stati prorogati i nulla osta per il lavoro stagionale e i permessi di soggiorno degli stranieri già in Italia;

   molti non sono vaccinati o hanno ricevuto vaccini ancora non riconosciuti dall'Ema, come lo Sputnik, il sinovac o altri. Per loro – in particolare per quelli stagionali – sono state avanzate alcune ipotesi, tra le quali la somministrazione d'una dose addizionale di vaccino realizzato con un siero a mRna;

   si precisa che in questo settore, si impiegano storicamente numerosi lavoratori stranieri, la cui assenza – anche solo temporanea – potrebbe interrompere la produttività d'intere filiere, causando gravi danni poiché l'attività agricola è legata ai cicli stagionali delle coltivazioni e non può essere fermata;

   in questo contesto sarebbe importante rendere celermente disponibili alle aziende i dati di chi è in possesso del green pass per garantire l'adeguata copertura degli organici necessari a salvare i raccolti;

   servirebbero poi strumenti flessibili, concordati con i sindacati, che consentano a percettori di ammortizzatori sociali di poter lavorare temporaneamente alle attività nei campi e supplire alle carenze di organico;

   si propone ciò per evitare perdite economiche a lavoratori e imprenditori, nonché carenze di approvvigionamenti di beni alimentari. Si tratterebbe di ulteriori sofferenze, assolutamente da evitare, dopo quelle già patite a causa delle precedenti e necessarie misure di contenimento adottate per evitare il diffondersi incontrollato della pandemia –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare per dare soluzione ai problemi narrati in premessa ed in particolare se si intendano adottare iniziative per semplificare le procedure di accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori agricoli, nei campi coltivati, pur mantenendo il necessario requisito del possesso del green pass, considerato che tale accesso non avviene attraverso un'unica via;

   se intenda adottare iniziative per predisporre misure per consentire il lavoro nei campi ai percettori di ammortizzatori sociali in età lavorativa e affinché non sia disperso il faticoso lavoro agricolo già fatto e se ne possano raccogliere i frutti;

   se intenda adottare iniziative per assicurare un congruo numero di lavoratori agricoli;

   se intenda adoperarsi per il riconoscimento di vaccini già inoculati ma non riconosciuti dalle autorità sanitarie per l'ottenimento del green pass;

   se intenda adoperarsi affinché sia autorizzata l'inoculazione, a chi è stato vaccinato con sieri non riconosciuti dall'Ema, di una ulteriore dose addizionale, utilizzando un siero a mRna, sempre al fine di consentire al lavoratore di ottenere il green pass e poter operare in sicurezza, propria e degli altri lavoratori.
(2-01344) «Nevi, Spena, Sandra Savino».