• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06892 (5-06892)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06892presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diMercoledì 20 ottobre 2021, seduta n. 578

   QUARTAPELLE PROCOPIO, DELRIO, FASSINO e BOLDRINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nel febbraio 2021, le forze armate del Myanmar hanno preso il potere attraverso un colpo di Stato, arrestando, tra gli altri, la consigliera di Stato Aung San Suu Kyi e avviando le procedure per scioglierne il partito politico. Nel Paese, sono scoppiate proteste pacifiche, brutalmente represse dai militari che hanno portato, secondo l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, all'uccisione di oltre 1000 persone, tra cui almeno 75 bambini, e all'arresto di più di 8000, tra cui centinaia di politici, attivisti e funzionari pubblici. Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Myanmar ha affermato che gli attacchi sistematici e diffusi della giunta militare a danno della popolazione del Myanmar possono costituire crimini contro l'umanità e crimini di guerra ai sensi del diritto internazionale;

   l'Associazione dei Paesi del sud-est asiatico (ASEAN) ha recentemente annunciato che avrebbe invitato al vertice del 26 ottobre 2021 un rappresentante «non politico» del Myanmar, dopo aver constatato che ci sono stati «progressi insufficienti» dello Stato per giustificare l'invito al vertice. In aprile 2021, infatti, Asean aveva redatto una lista in cinque punti sulla crisi in Myanmar, chiedendo anche la possibilità di consentire a un inviato speciale dell'Associazione di incontrare Aung San Suu Kyi, ma i militari avevano fatto sapere che l'incontro non sarebbe potuto avvenire. Proprio, in queste recenti ore, la giunta militare ha rilasciato oltre 5 mila prigionieri politici primo effetto forse della pressione dell'Asean;

   in una risoluzione recentemente adottata, il Parlamento europeo ha espresso il suo «sostegno al popolo del Myanmar nella sua lotta per la democrazia, la libertà e i diritti umani», Ha affermato che «sostiene il Crph (Comitato che rappresenta Pyidaungsu Hluttaw) e il Nug come unici rappresentanti legittimi dei desideri democratici del popolo del Myanmar» e ha invitato l'Asean e altri Governi stranieri a includerli e coinvolgerli in un dialogo politico autentico e inclusivo e in sforzi volti alla risoluzione pacifica della crisi;

   il seggio all'Onu del Myanmar è ancora rappresentato da Kyaw Moe Tun, che ha giurato fedeltà al Governo civile deposto. Il comitato per le credenziali terrà una riunione formale a novembre 2021, ed esaminerà la questione –:

   quale posizione terrà il nostro Governo, nei consessi delle Nazioni Unite, in merito all'assegnazione del seggio alla giunta militare birmana, e implicitamente, al suo riconoscimento internazionale come legittimo governo ad interim del Paese.
(5-06892)