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Atto a cui si riferisce:
C.1/00535    premesso che:     il 9 ottobre 2021 si è svolta a Roma in piazza del Popolo una delle tante manifestazioni contro l'obbligo del green pass per i lavoratori italiani, a...



Atto Camera

Mozione 1-00535presentato daCABRAS Pinotesto diMercoledì 20 ottobre 2021, seduta n. 578

   La Camera,

   premesso che:

    il 9 ottobre 2021 si è svolta a Roma in piazza del Popolo una delle tante manifestazioni contro l'obbligo del green pass per i lavoratori italiani, a cui hanno partecipato pacificamente decine di migliaia di persone;

    a fronte di una manifestazione pacifica, un esiguo numero di facinorosi è riuscito a gettare discredito sulla gran parte dei manifestanti pacifici;

    un gruppo di poche decine di soggetti si è infatti distaccato percorrendo circa due chilometri in corteo verso la sede della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), per poi assaltare e vandalizzare la sede del principale sindacato italiano;

    il suddetto gruppo, distaccatosi dal resto dei manifestanti, ed addirittura, come risulta da fonti di stampa, «scortato dalle forze dell'ordine», è stato guidato da personaggi riconducibili al movimento neofascista Forza Nuova, tra cui Roberto Fiore e Giuliano Castellino, noti alle forze dell'ordine, pregiudicati per reati gravi e, tra l'altro, il secondo è destinatario di provvedimenti restrittivi che gli avrebbero dovuto impedire di essere anche solo presente in piazza;

    preme ricordare che Roberto Fiore ha vissuto da latitante per molti anni nel Regno Unito, sviluppandovi una fitta rete di relazioni economiche, finanziarie e politiche, che non sarebbero state possibili senza un'adeguata copertura da parte degli apparati di sicurezza, e che la sua organizzazione politica, Forza Nuova, all'interno del contenitore Alternativa Sociale, è stata alleata della coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi;

    desta particolare preoccupazione come sia stato possibile che personaggi ben noti alle forze dell'ordine e, per giunta, destinatari di provvedimenti restrittivi, abbiano potuto organizzare e guidare indisturbati un corteo di circa due chilometri, mettendo in pericolo il resto dei manifestanti, le forze dell'ordine e la cittadinanza;

    tale preoccupazione è ancora più allarmante se si considera il numero estremamente esiguo di persone che sono state in grado di agire indisturbate e con violenza nel pieno centro di Roma, in prossimità di un elevato numero di luoghi sensibili;

    il fatto che poche decine di persone abbiano potuto condurre indisturbate tali azioni violente solleva molti dubbi su come sia stato gestito l'ordine pubblico durante la manifestazione;

    nei giorni successivi agli incidenti, alcune inchieste giornalistiche hanno riportato alla luce notizie inquietanti circa il ruolo del fondo britannico Saint George Educational Trust, fondato dallo stesso Roberto Fiore nel 1995, che avrebbe finanziato alcune sigle riconducibili all'integralismo cattolico, tra cui l'associazione Vicit Leo, il cui presidente, Daniele Trabucco, ha fatto parte di un tavolo tecnico istituito dal Ministro degli affari regionali e delle autonomie;

    il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, ha parlato di una «strumentalizzazione» delle manifestazioni contro il green pass da parte di «gruppi violenti neofascisti»;

    per contro, in data 18 ottobre 2021 lo sgombero da parte delle forze di polizia del varco 4 del porto di Trieste – interessato da una manifestazione pacifica organizzata dai lavoratori portuali contro le misure restrittive che rendono onerosissimo per milioni di cittadini italiani l'esercizio del diritto al lavoro – è avvenuto con una postura aggressiva e mezzi di dispersione delle folle inermi da stato autoritario;

    tutto ciò deve richiamare l'attenzione delle istituzioni affinché i manifestanti pacifici siano messi nelle condizioni di esercitare liberamente il diritto di riunione, così come previsto dall'articolo 17 della Costituzione, senza il pericolo di infiltrazioni da parte di gruppi e organizzazioni eversive il cui unico scopo è quello di strumentalizzare manifestazioni pacifiche che nulla hanno a che fare con le loro finalità eversive,

impegna il Governo:

1) a garantire il massimo grado di libertà per tutte le manifestazioni pacifiche così come previsto dall'articolo 17 della Costituzione, anche attraverso un'adeguata gestione dell'ordine pubblico al fine di prevenire la situazione per cui pochi facinorosi e provocatori possano strumentalizzare manifestazioni pacifiche e compromettere l'ordine e la sicurezza pubblica;

2) qualora risulti da indagini e provvedimenti della magistratura la riorganizzazione del disciolto partito fascista, come da articolo 3, comma 1, della legge 20 giugno 1952, n. 645, a dare seguito al relativo scioglimento ed alla confisca dei beni.
(1-00535) «Cabras, Colletti, Forciniti, Corda, Paolo Nicolò Romano, Trano, Maniero, Testamento, Leda Volpi, Spessotto, Giuliodori, Vallascas, Sapia, Costanzo, Massimo Enrico Baroni».