• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06808 (5-06808)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06808presentato daMARTINCIGLIO Vitatesto diMartedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575

   MARTINCIGLIO e D'ORSO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   i Confidi sono consorzi di natura mutualistica a cui le imprese possono partecipare per avere a disposizione le garanzie necessarie per accedere a un prestito da parte della banca o, in presenza di alcuni presupposti, per ricevere direttamente il credito;

   contribuendo alla promozione dello sviluppo economico e sociale dei territori di riferimento a supporto di tutte le micro, piccole e medie imprese (mPmi), anche quelle marginali per le quali l'accesso al credito è più complesso, il sistema dei Confidi è, infatti, considerato un anello fondamentale per dare liquidità a quelle duramente colpite dalla crisi generata dall'epidemia Covid-19 tuttora in corso;

   circa l'attività intermediaria, il Fondo di garanzia Mediocredito centrale (Mcc) segnala che sono complessivamente 2.475.785 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di garanzia nel periodo dal 20 marzo 2020 al 29 settembre 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani autonomi e professionisti, per un importo complessivo di circa 201,7 miliardi di euro di cui circa il 50 per cento riguarda finanziamenti fino a 30.000 euro, il che indica chiaramente quanto le mPmi abbiano necessità di supporto e quanto probabilmente così continuerà ad essere anche dopo l'esaurimento delle misure straordinarie per la liquidità assunte nell'ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid-19 in scadenza a fine anno;

   con riferimento ai finanziamenti diretti, risulta all'interrogante che, grazie alle novità operative introdotte dal Parlamento nella legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77, del cosiddetto decreto Rilancio del maggio 2020 (articolo 31-bis), i confidi hanno erogato, al 31 dicembre 2020, circa 150 milioni di euro di finanziamenti diretti, registrando un incremento del 160 per cento rispetto al dato 2019, pari a circa 60 milioni di euro;

   tali dati confermano che la loro funzione, oltre che di carattere strettamente economico-finanziario, è anche di tipo sociale, ancor più oggi in cui la stragrande maggioranza delle imprese attive in Italia sta soffrendo l'impatto di una crisi di fronte alla quale l'assenza di liquidità e la difficoltà – e spesso la preclusione – dell'accesso al tradizionale credito bancario sta mettendo a rischio migliaia di posti lavoro;

   il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 (cosiddetto decreto Liquidità), all'articolo 13, comma 1, lettera n-bis), ha introdotto la possibilità per i Confidi di imputare al fondo consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi pubblici, con esclusione di quelli derivanti dalle attribuzioni annuali esistenti alla data del 31 dicembre 2019;

   l'attuazione di questa misura straordinaria e temporalmente limitata, finalizzata al rafforzamento patrimoniale dei Confidi e alla valorizzazione del loro ruolo sul piano finanziario ed economico, è subordinata all'ottenimento della autorizzazione della Commissione europea da richiedere sulla base della disciplina sugli aiuti di Stato, con notifica da parte dell'Italia;

   con risposta all'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-04937, pubblicata il 4 novembre 2020, il Ministero dello sviluppo economico ha dichiarato la necessità di procedere ad «un'attenta valutazione, da svolgersi in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze e con il supporto delle Autorità deputate alla vigilanza sui confidi (Banca d'Italia e Organismo di vigilanza sui confidi minori ex articolo 112 del TUB), necessario ad acquisire gli elementi di fatto ai fini del contraddittorio che si instaurerà con l'Esecutivo dell'Unione sul tema», specificando, altresì, che «il Ministero dello sviluppo economico ha curato la notifica alla Commissione europea della misura agevolativa, sul presupposto che si tratta di una misura di garanzia in favore delle piccole e medie imprese, attuata per il tramite del confidi»;

   risulta all'interrogante che, a tutt'oggi, la misura straordinaria richiamata non è ancora attuata, nonostante il sistema dei Confidi si sia adoperato, fornendo una valutazione della norma che consente di escludere la sua rilevanza rispetto al tema di aiuti di Stato grazie alla finalizzazione di tali risorse come supporto per l'attività prestata a favore delle micro, piccole e medie imprese –:

   se il Governo abbia provveduto, congiuntamente agli organismi sopra richiamati, alla acquisizione degli elementi utili ad instaurare il contraddittorio con l'Esecutivo dell'Unione europea sul tema;

   quali urgenti iniziative intenda adottare per assicurare la tempestiva e piena attuazione della norma richiamata in premessa la cui effettiva attuazione, consolidando il patrimonio dei Confidi, consentirebbe di destinare cospicue risorse alle micro, piccole e medie imprese, oggi duramente colpite dagli effetti della crisi economica post pandemia.
(5-06808)