• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06832 (5-06832)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06832presentato daNARDI Martinatesto diMartedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575

   NARDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   secondo l'ultimo rapporto «Italian Maritime Economy» il trasporto marittimo continua a rappresentare il principale «veicolo» dello sviluppo del commercio internazionale: il 90 per cento delle merci, infatti, viaggia via mare. I trasporti marittimi e la logistica valgono circa il 12 per cento del pil globale;

   riguardo al trasporto marittimo complessivo si stima per il 2021 un aumento del 4,2 per cento per volumi complessivi maggiori di 12 miliardi di tonnellate, superiori quindi ai livelli pre COVID-19, e per il 2022 un ulteriore incremento del 3,1 per cento;

   il segmento container, che rappresenta la modalità di trasporto privilegiata del commercio globale di beni, a partire da luglio 2020 con la ripresa della domanda soprattutto da parte dell'Europa e del Nord America, ha registrato una crescita costante. Per il 2021 si stima una crescita dell'8,7 per cento e per il 2022 del 4,7 per cento;

   il Mediterraneo rappresenta ancora una via privilegiata di transito per i traffici containerizzati concentrando il 27 per cento dei circa 500 servizi di linea mondiali via nave. In Italia la componente internazionale del trasporto marittimo è sempre rilevante: il mare assorbe, infatti, il 33 per cento dell'interscambio italiano;

   l'Italia è il primo Paese nell'Unione europea a 28 per trasporto di merci in modalità «trasporto via mare a corto raggio» nel Mediterraneo, con 244 milioni di tonnellate di merci trasportate (quota di mercato 37 per cento);

   si registra da tempo un aumento indiscriminato dei costi delle materie prime che si accompagna all'allungamento dei tempi di consegna e a ritardi anche di mesi su tutte le filiere produttive;

   i costi delle materie prime incidono fino al 60 per cento sul valore del prodotto finale, con un aumento medio dei costi di produzione intorno al 30 per cento;

   tali aumenti paiono essere determinati anche dalla carenza di container e dal notevole rincaro dei noli marittimi;

   nei giorni scorsi Filiera Italia, la fondazione che riunisce il mondo agricolo e dell'agroindustria, ha scritto una lettera al Governo per descrivere la situazione di rincari senza precedenti dei noli per il trasporto via mare di container, e chiedere di attivarsi a favore dell'avvio di una indagine antitrust in Europa contro le grandi compagnie globali che offrono questi servizi;

   a quasi due anni dall'inizio della pandemia globale, si legge nel documento, «si registrano ancora costi di trasporto aumentati di 3-4 volte rispetto alla precedente media e che non accennano a diminuire. È in atto dunque un comportamento fortemente speculativo e ingiustificato da parte delle principali compagnie di navigazione responsabili del commercio mondiale di container»;

   recentemente la Camera di commercio di Massa-Carrara ha scritto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per segnalare tale situazione, rimarcando il sensibile incremento ingiustificato dei noli marittimi relativi al trasporto internazionale delle merci che può arrivare anche al 500 per cento dei prezzi precedenti;

   appare evidente come tali rincari, oltre a produrre difficoltà circa il corretto approvvigionamento delle merci, stiano causando gravi problemi alle imprese del settore che possono ripercuotersi sull'intera filiera produttiva nazionale e quindi su tutta l'economia nazionale e sui cittadini;

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede, a favore dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi, oltre 3,8 miliardi di euro per interventi per l'ammodernamento e il potenziamento dei porti;

   sarebbe opportuno utilizzare tali risorse anche per dotare i porti italiani di infrastrutture capaci di contrastare con efficacia la speculazione internazionale relativa all'incremento ingiustificato dei noli marittimi relativi e alla mancanza di container –:

   se il Governo, in relazione a quanto espresso in premessa, intenda attivarsi nelle sedi preposte, anche ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 287 del 1990, per promuovere un'indagine, sia in Italia che in Europa, sull'incremento ingiustificato dei noli marittimi;

   quali iniziative di competenza urgenti intenda assumere al fine di evitare che l'incremento ingiustificato dei noli marittimi possa causare gravi difficoltà alle imprese del settore, una carenza di materie prime e un aumento dei costi per la filiera e per i cittadini;

   se il Governo, nell'ambito delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, abbia previsto misure e progetti efficaci e strutturali per contrastare la speculazione internazionale relativa all'incremento ingiustificato dei noli marittimi relativi ed alla mancanza di container.
(5-06832)