• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10417 (4-10417)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10417presentato daRAMPELLI Fabiotesto diMartedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575

   RAMPELLI. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   dopo il redditizio affare concluso dalla società immobiliare Edizione Property, di proprietà dei Benetton, proprio pochi mesi dopo la tragedia del ponte Morandi, per un immobile storico a Roma, in piazza Augusto Imperatore, un altro importante pezzo del nostro inestimabile patrimonio artistico e architettonico è stato svenduto nell'indifferenza generale;

   nonostante la mobilitazione di associazioni e comitati, Palazzo Nardini è stato venduto, come risulta dalla pagina Invimit, dalla quale, però, non si evince alcuna informazione in merito al prezzo di vendita e agli acquirenti: la base d'asta partiva da 18 milioni, una cifra irrisoria per un immobile storico che copre a partire dall'ultimo Medio Evo un'area vastissima di 6500 metri quadrati fra la Via del Governo Vecchio, via del Corallo, via di Parione, via della Fossa;

   erano più di trent'anni che il meraviglioso complesso rinascimentale era stato abbandonato all'incuria, motivo per cui, nel corso dei decenni erano state proposte varie ipotesi polifunzionali, dal mercato rionale, alla sede di associazioni, alla scuola dei mestieri e dell'artigianato, senza però riuscire a trovare una soluzione che valorizzasse il complesso immobiliare;

   il Palazzo è stato dichiarato bene culturale nel 1954, a conferma del proprio pregio storico-artistico ed è entrato a far parte del demanio culturale nel 1980 quando è passato in proprietà al Comune di Roma; acquistato, successivamente, dalla Regione Lazio, quest'ultima ha deciso di destinarlo nel Fondo comune di investimento immobiliare, gestito da Invimit Sgr: a tal fine e ai sensi dell'articolo 55 del decreto legislativo n. 42 del 2004, l'ente regionale chiedeva l'autorizzazione all'alienazione al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e il parere sulla stessa rispettivamente alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il Comune di Roma, alla provincia di Roma e a Roma Capitale;

   il 23 dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo autorizzava l'alienazione dei manufatti siti in via del Governo Vecchio e in via Parione, ad esclusione del plesso cosiddetto «Casa delle donne» che presentava, secondo la Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio, un rilevante interesse storico-culturale e che pertanto, appariva opportuno che rimanesse nel demanio culturale;

   dopo essere stato trasferito, nella sua interezza, nel citato fondo immobiliare il 31 marzo 2016 Palazzo Nardini veniva aggiudicato e ceduto a un privato il 22 ottobre 2017;

   l'11 settembre 2018 la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Roma dichiarava Palazzo Nardini di particolare interesse culturale, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 42 del 2004; Invimit impugnava l'atto di avvio del procedimento;

   con una sentenza, a giudizio dell'interrogante clamorosa, in senso negativo, la IV Sezione del Consiglio di Stato nel luglio 2020 ha quasi totalmente cancellato la decisione del Tar del Lazio che invece tutelava integralmente tutta la cittadella di Palazzo Nardini vietandone, di fatto, la vendita intervenuta per miseri 18 milioni di euro fra la Regione Lazio, proprietaria, e la società partecipata al 70 per cento Invimit, e quindi la possibilità per quest'ultima di rivenderla «per fare cassa» per oltre 26 milioni di euro alla società privata Armellini Lemong Green srl;

   in ogni caso il vincolo generale rimane e la società acquirente dovrà scontrarsi con esso se vorrà, come pare, farne una residenza di lusso –:

   se i fatti di cui in premessa corrispondano al vero e di quali informazioni disponga il Governo in merito alla cessione di Palazzo Nardini, con particolare riguardo al prezzo di vendita, al soggetto acquirente e alla destinazione d'uso.
(4-10417)