• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10423 (4-10423)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10423presentato daCUNIAL Saratesto diMartedì 12 ottobre 2021, seduta n. 575

   CUNIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   l'interrogante, con l'interrogazione 4-09632, ha già esposto al Governo i dubbi inerenti al Green pass, di cui al decreto-legge n. 52 del 2021, che si dichiara in attuazione del regolamento (UE) 2021/953;

   l'interrogante, con le interrogazioni n. 4-04902, 4-05410, 4-05739, 4-05933, 4-06098, 4-06279 e 4-06288, ha preso in considerazione il conflitto di interessi di Bill Gates, nella gestione della pandemia e riguardo ai vaccini, nonché in relazione alla sperimentazione genica e al suo ruolo nell'Oms e nei programmi connessi;

   l'interrogante con le interrogazioni n. 4-08424 e 4-08567, ha preso in considerazione il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio dei ministri;

   in data 27 agosto 2021, l'Oms pubblica un rapporto dal titolo: «Documentazione digitale dei certificati COVID-19: stato vaccinale: specifiche tecniche e linee guida per l'attuazione», finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, dal Governo dell'Estonia, dalla Fondation Botnar, dallo Stato del Kuwait e dalla Fondazione Rockefeller. Alla stesura hanno partecipato membri di: Oms, World Bank, Path, Icao, direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea, direzione della Commissione europea per le reti di comunicazione, i contenuti e la tecnologia, Ernst & Young, International Port Community Systems Association, centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, Federal Institute for Drugs e Dispositivi medici, Germania; il pubblico target principale di questo documento sono le autorità nazionali incaricate di creare o supervisionare lo sviluppo di una soluzione di certificato di vaccinazione digitale per COVID-19;

   nel documento si discute di come nel contesto della pandemia COVID-19, il concetto di Documentazione digitale dei certificati COVID-19 (Ddcc) si propone come un meccanismo attraverso il quale i dati sanitari di una persona correlata al COVID-19 possono essere documentati digitalmente tramite un certificato elettronico. Un certificato di vaccinazione digitale che documenta il corrente stato di vaccinazione di una persona per la protezione dalla malattia e che può quindi essere utilizzato per la continuità delle cure o come prova di vaccinazione per scopi diversi dall'assistenza sanitaria;

   vengono descritti diversi scenari come quello per la continuità assistenziale nel contesto del COVID-19, allo scopo di garantire alle persone di sapere se e quando avranno bisogno di una dose successiva di vaccino; quello per definire l'utilizzo del Green pass come prova della vaccinazione COVID-19; quello per decidere sulla fornitura di servizi sanitari basati sull'anamnesi; quello per definire l'utilizzo del Green pass al fine di garantire la salute ai lavoratori, con l'accesso a un'accurata cronologia delle vaccinazioni contro una malattia per cui serve l'immunizzazione. In questo ambito si dice che spetterà agli Stati definire come questo scenario viene applicato e adattato al loro contesto e livello di maturità digitale, in conformità con la loro legislazione;

   il 22 settembre 2021, su La7, l'ex presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi, sul tema del Green pass, ha dichiarato: «Adagio adagio lo si estende e la gente si convince perché va a lavorare e ha paura perché a scuola ha paura e allora il Green pass segue la passione della gente»;

   è parere dell'interrogante che le politiche del Governo sul Green pass non siano del tutto scevre da influenze esterne, e ci sia l'intenzione internazionale di usare l'Italia come incubatore sperimentale di politiche discriminatorie basate sullo stato vaccinale delle persone, per poi estendere queste discriminazioni anche a seguito della pandemia, al fine di farle diventare normalità. Tali disposizioni a parere dell'interrogante risulterebbero in pieno contrasto con i principi costituzionali, faticosamente conquistati a seguito della seconda guerra mondiale e sulla scorta dell'esperienza nazifascista –:

   se il Governo non intenda, sulla base di quanto esposto in premessa, adottare iniziative per abrogare immediatamente le disposizioni relative al Green pass al fine di evitare scenari di discriminazione.
(4-10423)