• Testo MOZIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.1/00420 premesso che: con l'articolo 79 del decreto-legge n. 18 del 2020, come modificato dall'articolo 202 del decreto-legge n. 34 del 2020 e dall'articolo 87 del decreto-legge n. 104 del 2020,...



Atto Senato

Mozione 1-00420 presentata da GIULIA LUPO
mercoledì 6 ottobre 2021, seduta n.365

LUPO, CASTELLONE, MANTOVANI, VANIN, CIOFFI, GIROTTO, MAUTONE, BOTTICI, TRENTACOSTE, MONTEVECCHI, NOCERINO, ROMANO, PAVANELLI, NATURALE, PIARULLI, CATALFO, MAIORINO, MATRISCIANO - Il Senato,

premesso che:

con l'articolo 79 del decreto-legge n. 18 del 2020, come modificato dall'articolo 202 del decreto-legge n. 34 del 2020 e dall'articolo 87 del decreto-legge n. 104 del 2020, è stata autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta, per l'esercizio dell'attività d'impresa nel settore del trasporto aereo di persone e merci;

il decreto-legge n. 34 del 2020 ("decreto rilancio") consente alla società di costituire una o più società controllate o partecipate per la gestione dei singoli rami di attività e per lo sviluppo di sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed esteri e la autorizza ad acquistare e prendere in affitto, anche a trattativa diretta, rami d'azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo rilasciata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile, anche in amministrazione straordinaria. Ai fini della capitalizzazione della nuova società, il Ministero dell'economia è stato autorizzato a partecipare al capitale sociale e a rafforzare la dotazione patrimoniale della società con un apporto complessivo di 3.000 milioni di euro;

il decreto-legge n. 104 del 2020, novellando il predetto articolo 79, ha fissato per legge il capitale sociale iniziale della società a 20 milioni di euro e ha previsto che il consiglio di amministrazione della società rediga ed approvi, entro 30 giorni dalla costituzione, un piano industriale di sviluppo e ampliamento dell'offerta, che includa strategie strutturali di prodotto, precisando che lo stesso piano industriale sia trasmesso alla Commissione europea per le valutazioni di competenza. La società procede all'integrazione o alla modifica del piano industriale, tenendo conto della decisione della Commissione europea;

il decreto ministeriale di costituzione della nuova società (denominata Italia trasporto aereo S.p.A.) è stato firmato il 9 ottobre 2020 e, in data 21 dicembre 2020, il consiglio di amministrazione ha approvato lo schema di piano industriale 2021-2025, trasmesso poi alle Camere per l'espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari e inviato alle autorità europee;

parallelamente è continuata la gestione della procedura di amministrazione straordinaria delle società Alitalia S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. In data 5 marzo 2021 il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato l'integrazione del collegio commissariale con i commissari Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, che si aggiungono al commissario Giuseppe Leogrande;

considerato che:

il 23 febbraio 2021 l'8ª Commissione permanente del Senato (Lavori pubblici, comunicazioni) ha approvato un parere favorevole con osservazioni allo schema di piano industriale 2021-2025 della nuova società Italia trasporto aereo S.p.A. (ITA S.p.A.), raccomandando in particolare di incrementare il dimensionamento iniziale della flotta proposta dal citato schema, al fine di garantire la massima operatività della compagnia nel caso di ripresa del settore del trasporto aereo e di ridurre al minimo le criticità connesse ai tempi di progressiva introduzione in flotta di nuovi aeromobili;

il parere parlamentare ha inoltre raccomandato di garantire a tutti i dipendenti di Alitalia S.p.A. e delle altre società del gruppo in amministrazione straordinaria, di poter svolgere le attività di addestramento e aggiornamento dei brevetti aeronautici presso il centro di addestramento della compagnia, e di adoperarsi al fine di garantire il mantenimento delle licenze, certificazioni, titoli professionali ai lavoratori del trasporto aereo di ogni qualifica e mansione;

il parere ha altresì segnalato l'urgenza di adoperarsi al fine di garantire la disponibilità di ammortizzatori sociali idonei a fronteggiare le specifiche necessita? del comparto del trasporto aereo, almeno fino alla realizzazione della strategia di reintegro dei lavoratori prevista dal piano, prevedendo a tal fine anche un adeguato intervento di sostegno finanziario straordinario per il 2021 del FSTA (fondo di solidarietà del trasporto aereo);

in data 15 luglio 2021 la Commissione europea ha inviato alle istituzioni italiane una lettera nella quale ha valutato positivamente il piano industriale di ITA, come modificato a seguito delle interlocuzioni avvenute;

il consiglio di amministrazione di ITA S.p.A., il 15 luglio 2021, sotto la presidenza di Alfredo Altavilla, ha approvato le linee del piano industriale 2021-2025. Il progetto industriale approvato, che include le variazioni richieste dalla Commissione europea, prevede l'avvio di 52 aerei di cui 7 wide body e 45 narrow body, la cessione della metà degli slot sull'hub principale di Fiumicino (ITA manterrà il 43 per cento degli slot su Roma Fiumicino), l'avvio delle proprie operazioni nel 2021 con un numero di dipendenti, assunti per gestire l'attività "Aviation", pari a 2.750-2.950;

a settembre 2021 è stato comunicato ai rappresentanti sindacali la volontà di non applicare il contratto collettivo nazionale di lavoro di settore, ma di voler applicare un regolamento aziendale;

dal momento che il piano industriale approvato è nei contenuti molto differente da quello trasmesso al Parlamento per il parere, in data 21 e 22 settembre 2021 la Commissione 8ª del Senato della Repubblica ha audito i vertici di ITA S.p.A., intervenuti in videoconferenza, sul piano industriale e sull'avvio dell'attività della stessa;

il 15 ottobre 2021 è previsto il decollo di ITA;

rilevato che:

la formulazione originaria dell'articolo 79 del decreto-legge n. 18 del 2020 ("cura Italia") prevedeva l'espresso riferimento alla società Alitalia SAI S.p.A. e alla società Alitalia Cityliner, entrambe in amministrazione straordinaria. Successivamente, con il decreto-legge n. 34 del 2020, tale correlazione è venuta meno ed è stata prevista esclusivamente la possibilità della nuova società di acquisire, anche tramite società controllate o collegate, rami d'azienda di società in amministrazione straordinaria e di subentrare a tali società nell'attuazione di contratti di servizio pubblico in materia di continuità territoriale, senza alcun esplicito riferimento alla società Alitalia;

nella medesima formulazione originaria dell'articolo 79 si delineava un'idea progettuale che nei successivi interventi di modifica è stata progressivamente diluita fino ad arrivare a definire una compagnia dal perimetro assolutamente inadeguato e priva di quel ruolo di nuovo veicolo societario nato per risolvere la crisi di Alitalia e Cityliner in amministrazione straordinaria;

è indubbio che una così rapida successione di modifiche sostanziali abbia di fatto condizionato profondamente il già complesso avvio della nuova compagnia, pregiudicandone l'effettiva partenza e determinando il concreto rischio di dover definitivamente rinunciare a una compagnia nazionale;

l'audizione svolta presso la Commissione 8ª del Senato della Repubblica non ha sciolto i molti dubbi sulle modalità di assunzione del personale di ITA e sul piano industriale, in particolare con riferimento allo sviluppo del business plan. Nel corso della stessa audizione è stato, invece, confermato di non voler applicare il contratto collettivo nazionale di settore;

è di tutta evidenza come un Paese come l'Italia non possa rinunciare a un asset strategico qual è la compagnia aerea nazionale. In quest'ottica gli accordi commerciali rappresentano un aspetto fondamentale per la definizione di un progetto strategico di lungo respiro, che consenta alla nuova compagnia di competere sul mercato, tenuto anche conto che l'attuale dimensionamento della flotta previsto dal piano industriale della nuova compagnia risulta insufficiente a garantire un livello minimo di presidio dei mercati,

impegna il Governo:

1) a riconsiderare il progetto iniziale, delineato dal decreto-legge "cura Italia", per il rilancio di un nuovo vettore nazionale in grado di superare la crisi di Alitalia e Cityliner, realizzando un "progetto Paese" che veda nel vettore nazionale un veicolo di sviluppo per l'intero settore del trasporto aereo, con ricadute positive anche su altre filiere, come ad esempio quella del turismo;

2) a fornire alla ITA chiare linee strategiche per il consolidamento del mercato, anche attraverso alleanze commerciali per l'aumento dei voli di lungo raggio;

3) a garantire l'applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro, considerato anche che si tratta di una società partecipata al 100 per cento dallo Stato;

4) a prevedere un minimo salariale garantito anche al fine di raggiungere prestazioni pensionistiche adeguate;

5) a rifinanziare il FSTA (fondo di solidarietà del trasporto aereo);

6) a prevedere l'assunzione di almeno l'80 per cento dei lavoratori da Alitalia, mantenendo l'anzianità di servizio maturata;

7) a garantire procedure di selezione del personale trasparenti e non discriminanti.

(1-00420)