• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06762 (5-06762)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06762presentato daMAGI Riccardotesto diMartedì 5 ottobre 2021, seduta n. 572

   MAGI e GEBHARD. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in base ai dati del dossier elaborato dai promotori della campagna «Ero straniero» diffusi il 23 settembre 2021, sono circa 60.000 i permessi di soggiorno rilasciati, fronte delle 230.000 domande di regolarizzazione presentate a seguito del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, solo il 26 per cento del totale;

   nonostante si registri un miglioramento rispetto ai mesi precedenti, il ritardo con cui sta procedendo l'esame delle domande rimane drammatico, soprattutto nelle grandi città: a Milano, delle 26.000 pratiche ricevute, sono stati rilasciati solo 2.000 permessi di soggiorno; a Roma, su 16.000 domande, sono 60 i permessi di soggiorno rilasciati;

   quasi terminato, invece, risulta l'esame delle domande dell'altra procedura prevista dal cosiddetto decreto «rilancio» per mettersi in regola, che prevedeva che gli stessi lavoratori stranieri irregolari con esperienze lavorative nei settori individuati dalla sanatoria potessero fare richiesta di un permesso di soggiorno temporaneo e cercare un nuovo impiego;

   una delle ragioni dei ritardi è che le circa 800 figure interinali previste dal cosiddetto decreto «rilancio» a maggio 2020 sono entrate effettivamente in servizio quasi un anno dopo per il protrarsi delle procedure di assunzione; nei prossimi giorni, sono in scadenza i primi contratti;

   il ritardo con cui si sta procedendo all'esame delle domande di emersione si traduce nell'impossibilità di fatto, per decine di migliaia di persone, di accedere ai servizi, alle prestazioni sociali e alle tutele previsti per chi lavora nel nostro Paese; inoltre, nonostante la circolare del Ministero della salute di luglio 2020 chiarisca che i cittadini stranieri «in emersione» hanno l'obbligo di iscrizione al Servizio sanitario nazionale, infatti, molte strutture sanitarie rifiutano l'iscrizione, rendendo difficile accedere alla campagna vaccinale anti-Covid ancora in corso, con conseguente impatto sulla salute pubblica;

   a ciò si aggiunge l'incertezza dei datori di lavoro che vorrebbero poter finalizzare l'assunzione di questi lavoratori e instaurare un rapporto stabile;

   l'alto numero di domande, nonostante i limiti rigidi previsti dal decreto, testimonia il desiderio di mettersi in regola di tanti datori di lavoro e dimostra la necessità di allargare i settori ammessi e di poter accedere, anche al di fuori di finestre temporali predefinite, alla procedura di regolarizzazione –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare, alla luce dei dati più aggiornati, per assicurare che l'esame delle domande di regolarizzazione presentate venga finalizzato in tempi brevi e per permettere in futuro l'emersione dei rapporti di lavoro in questione.
(5-06762)