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Atto a cui si riferisce:
C.5/06769 (5-06769)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06769

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Le scelte delle aziende di localizzare, delocalizzare o centralizzare le proprie attività sono strettamente connesse ad una preliminare valutazione avente ad oggetto i costi attinenti alle componenti o ai fattori degenerativi della produzione commerciale e, sulla base specifici presupposti, generalmente di natura economica (il fattore fiscale, la burocrazia, il costo del lavoro). Si concorda, dunque, sulla necessità di attuare interventi di politica industriale volti a rendere più attrattivo il Paese per gli investimenti produttivi.
  In proposito, si informa che il Governo sta portando avanti diverse azioni, al fine di poter fronteggiare nel migliore dei modi possibili le conseguenze negative derivanti dalle innumerevoli situazioni di crisi aziendale causate anche dal fenomeno delle delocalizzazioni.
  In particolare, è in via di definizione un provvedimento volto a contrastare i processi di disinvestimento nel nostro Paese nonché di abbandono di siti produttivi, soprattutto quando non giustificati da ragioni di crisi industriale o finanziaria. A tal fine, occorrono sia misure che disincentivino comportamenti opportunistici, sia misure volte alla costruzione di percorsi virtuosi di mitigazione dell'impatto occupazionale, sociale ed economico connesso alle chiusure.
  Come sottolineato anche dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, occorrono infatti misure di natura incentivante volte a impegnare imprese, parti sociali e istituzioni nella ricerca di soluzioni efficaci per la valorizzazione e la tutela del tessuto occupazionale e produttivo del territorio interessato.
  La finalità è quella di assicurare la creazione di condizioni per rendere meno oneroso lo svolgimento dell'attività d'impresa in Italia rispetto a quanto avviene in altri Paesi, prevedendo un quadro omogeneo di interventi, anche normativi, volti a difendere il tessuto produttivo italiano. Si rimette, inoltre, anche al dibattito parlamentare la valutazione di ogni iniziativa in tal senso, consapevoli che – più che misure punitive – sarebbero utili interventi di: efficaci politiche attive del lavoro, riforma fiscale, nonché volti colmare il gap dell'offerta formativa per i profili tecnici richiesti dalle imprese che continuino a mancare.