Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/10326 (4-10326)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10326presentato daCIPRINI Tizianatesto diMartedì 5 ottobre 2021, seduta n. 572
CIPRINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la società Spoleto Cementi s.r.l. con sede legale in Gubbio (Pg), attiva nella produzione e commercializzazione di cemento e leganti idraulici per le costruzioni e l'edilizia, è presente in Umbria con un impianto per la produzione di cemento, situato in Spoleto (Pg), località S. Angelo in Mercole e ha un organico complessivo di 26 dipendenti di cui 5 impiegati, 6 intermedi e 15 operai;
con lettere dell'8 settembre 2021 l'azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 24 e 4 della legge n. 223 del 1991 per la totalità dei 26 dipendenti in forza presso l'impianto;
la società ha giustificato la procedura di licenziamento di tutti i dipendenti e dunque la conseguente chiusura dello stabilimento con la «imprescindibile necessità di porre termine alla gestione dell'attività aziendale, stante la riscontrata oggettiva impossibilità di condurre l'impresa e di affrontare adeguatamente le esigenze produttive e finanziarie (...)» unitamente all'impossibilità di ricorrere a misure alternative e all'erogazione di attribuzioni patrimoniali diverse da quelle già previste dalla legislazione vigente e dalla contrattazione collettiva;
l'impianto della Spoleto Cementi s.r.l. è stato inserito in un cluster produttivo-distributivo, avente base/relazione diretta con lo stabilimento di Gubbio (Pg) della controllante Colacem s.p.a.;
esso insiste anche nei territori compresi nella lista dei 140 comuni colpiti e danneggiati dal sisma del Centro Italia, cui spettano gli aiuti ed i rimborsi previsti dalla normativa emergenziale per fronteggiare gli effetti negativi del terremoto che colpì a suo tempo anche l'Umbria;
la chiusura del suddetto stabilimento con i conseguenti licenziamenti comporterebbe pesanti ricadute economiche, non solo, per le famiglie dei lavoratori raggiunti dai licenziamenti, ma anche per l'intero territorio dello spoletino –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto e se intenda convocare urgentemente l'azienda e le organizzazioni sindacali interessate, al fine verificare la possibilità di un ripensamento circa i prospettati licenziamenti da parte dell'azienda ovvero di un loro «congelamento» finalizzato alla individuazione di una soluzione condivisa che miri alla salvaguardia dei posti di lavoro e tuteli adeguatamente la posizione dei lavoratori, anche con il ricorso a misure di sostegno al reddito;
quali iniziative di competenza, anche in accordo con la regione Umbria e gli enti locali interessati, il Governo intenda adottare per tutelare i lavoratori assicurando loro anche percorsi di riqualificazione e misure adeguate finalizzate ad un tempestivo ricollocamento nel mondo del lavoro.
(4-10326)