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Atto a cui si riferisce:
C.5/06653 (5-06653)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-06653

  Con l'atto di sindacato ispettivo in oggetto, l'interrogante, riferito della recente rivolta dei giovani detenuti presso il carcere minorile Malaspina di Palermo e dei conseguenti seri danni materiali verificatesi all'interno della vetusta struttura penitenziaria, quindi dell'assenza di protocolli operativi nazionali volti a regolamentare il da farsi a fronte di situazioni come quella verificatasi, avanza quesiti circa gli intendimenti volti al superamento delle citate criticità.
  Orbene, in via preliminare va subito evidenziato che l'I.P.M. di Palermo ha attualmente una capienza ottimale stabilita in 30 posti disponibili.
  Durante l'anno 2020, nella struttura si è registrata una presenza media giornaliera pari a 17,6 ragazzi detenuti; nel primo semestre del 2021 lo stesso valore è stato pari a 12,5, di guisa che quanto al rapporto tra posti disponibili/utenti ristretti, la percentuale dei presenti è stata pari al 59 per cento l'anno 2020, e al 42 per cento per il primo semestre 2021.
  Non sussistono, pertanto, problematiche di sovraffollamento.
  Ciò precisato, quanto agli eventi critici verificatisi il 28 agosto 2021, si riferisce che in tale data, erano presenti 15 detenuti, di cui 11 giovani adulti e 4 minorenni.
  All'ora della consumazione del pasto serale è iniziata un'azione di protesta da parte di cinque detenuti che, dapprima, hanno ritardato la discesa in refettorio e, successivamente, una volta discesi, hanno continuato a tenere un comportamento provocatorio nei confronti del personale di polizia penitenziaria presente durante la cena; terminato il pasto, durante la risalita nel gruppo di appartenenza, si sono rifiutati di entrare nelle rispettive camere di pernottamento, tentando di accedere agli altri gruppi.
  Grazie all'intervento di mediazione da parte del Direttore e del Comandante di Reparto, i cinque hanno fatto rientro nelle loro camere, con apparente ritorno alla normalità.
  Tuttavia, poche ore dopo, gli stessi cinque detenuti, dapprima uno e a seguire gli altri, hanno dato fuoco agli arredi e alle suppellettili dei bagni, rendendo le camere inagibili.
  Il personale si è adoperato per spegnere gli incendi con l'uso degli estintori, provvedendo poi a spostare i detenuti in altre camere, separati, incontrando la loro resistenza circa la nuova collocazione.
  A seguito dei fatti accaduti, è stato poi disposto l'allontanamento di quattro dei cinque detenuti protagonisti (tre minorenni ed un maggiorenne).
  Ciò riferito, per ciò che attiene, più in generale, alla materia dei protocolli operativi da adottare per fronteggiare i casi di rivolta, si rappresenta che presso la DGMC è stato istituito un apposito gruppo di lavoro dipartimentale per la definizione di procedure standardizzate e linee di indirizzo volte all'emanazione dei piani di difesa di Istituti, Uffici e Servizi della Giustizia minorile e di comunità.
  Nel caso specifico, in ogni caso, il dirigente di Polizia Penitenziaria preposto ha comunicato che gli eventi critici, ivi compresi i casi di rivolta, sono fronteggiati, di volta in volta, con disposizioni operative impartite direttamente dal Comandante, d'intesa con il Direttore dell'istituto.
  Inoltre, come da intese con la competente Prefettura, il coinvolgimento dell'Autorità provinciale di P.S. è previsto solo nei casi di criticità rilevanti per l'ordine e la sicurezza pubblica, in attuazione della nota circolare del Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. del 29 gennaio 2021 (Linee guida per la Pianificazione provinciale degli interventi a seguito di manifestazioni di protesta e disordini negli Istituti penitenziari), per il necessario ausilio da parte delle altre Forze di Polizia.
  Passando alla caratteristiche edilizie dell'IPM palermitano, sotto il profilo degli interventi da porre in essere per il mantenimento e l'ammodernamento edilizio del complesso Malaspina, all'interno del quale è collocato l'IPM di Palermo, si è in attesa delle risultanze delle attività in carico al competente Organo tecnico territoriale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
  A tal proposito si rappresenta che il preposto Dipartimento, già dal 24 ottobre 2017, ha assicurato al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Sicilia e Calabria la copertura finanziaria dell'importo complessivo di euro 1.800.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione dell'area detentiva dell'I.P.M. di Palermo, su atti progettuali eseguiti dallo stesso Organo tecnico.
  Il Provveditorato ha ritenuto di dover acquisire propedeuticamente, prima di eseguire la gara di appalto per la ricerca dell'operatore economico per l'esecuzione degli interventi, l'analisi di vulnerabilità sismica del complesso demaniale Malaspina, attività in corso di esecuzione a cura dell'Agenzia del Demanio regionale della Sicilia.
  Inoltre, per tutto il complesso demaniale Malaspina (che comprende, oltre all'Istituto Penale per i Minorenni e agli altri servizi della Giustizia Minorile, anche gli Uffici giudiziari minorili), è in corso una attività di riqualificazione energetica, con l'impiego dei fondi PREPAC, che consente un risparmio di spesa stimato oltre il 50 per cento, da realizzarsi entro il 2023. Questa attività si svolge in collaborazione con il MiSE e MIMS, quest'ultimo come soggetto attuatore.
  Sempre nel medesimo complesso demaniale è in fase di completamento, entro l'anno in corso, la progettazione esecutiva per l'adeguamento di spazi ad uso caserma per il personale di Polizia Penitenziaria Femminile e Maschile, e un settore ad uso foresteria.
  Si rappresenta, infine, che il DGMC sta da sempre procedendo, con l'imprescindibile ausilio delle articolazioni territoriali del MIMS, all'esecuzione di interventi volti all'ammodernamento delle strutture detentive, nell'ottica di migliorare la fruibilità degli ambienti per una più efficace attuazione dei programmi trattamentali, pur nella condizione di estrema eterogeneità dei complessi demaniali in uso.
  Tra le diverse attività a beneficio dei ragazzi ospiti dell'Istituto Penale per i Minorenni di Palermo, si segnala il progetto «Cotti in fragranza», attivo da diversi anni, che si pone l'obiettivo di realizzare dei percorsi professionalizzanti in un'ottica di impresa sociale a governance partecipata.
  Nel laboratorio, che impegna giovani detenuti in lavoro all'esterno, oltre a ex detenuti e ragazzi in carico ai Servizi Sociali per i Minorenni, sono realizzate le diverse fasi della produzione dolciaria, dalla lavorazione della materia prima al risultato finale; il laboratorio è situato all'interno del complesso del Malaspina, ma all'esterno della zona detentiva. I prodotti realizzati (biscotti dolci e salati, panettoni e colombe artigianali) sono commercializzati all'esterno.
  Le finalità di inclusione dei ragazzi impegnati nel laboratorio si sono concretizzate nel tempo attraverso stage, percorsi formativi, tirocini, fino all'assunzione lavorativa da parte della Cooperativa Sociale che gestisce il laboratorio, sulla base di una convenzione stipulata con la Direzione dell'IPM.
  Presso l'Istituto Penale per i Minorenni di Palermo sono inoltre previsti, oltre ad attività a carattere sportivo, ricreativo e culturale, tirocini formativi che coinvolgono i giovani in attività artigianali accompagnati da un esperto, al fine di favorire la trasmissione di competenze specialistiche e l'acquisizione delle nuove tecnologie legate ai mestieri tradizionali. I giovani hanno la possibilità di acquisire competenze spendibili all'esterno, nei settori del giardinaggio e della cura delle aree verdi, della manutenzione e costruzione edile e nella fabbricazione e cura delle parti lignee e metalliche degli edifici.
  Ancora, con riferimento alla necessità di provvedere all'ammodernamento della struttura penitenziaria del carcere minorile Malaspina di Palermo e, in generale, di tutte le strutture penitenziarie presenti nel territorio nazionale al fine di rendere ogni spazio fruibile per il trattamento dei detenuti, si evidenzia che l'implementazione di nuovi spazi trattamentali, così come la riqualificazione di quelli già esistenti, non ha mai smesso di essere uno degli obiettivi ai quali è stata indirizzata e sviluppata l'attività dell'Amministrazione; ciò sia realizzando ed attivando nuovi posti detentivi, sia rendendo nuovamente fruibili quelli inutilizzabili, cercando costantemente un punto di equilibrio tenendo conto delle risorse finanziarie utilizzabili.
  Sul punto è utile osservare che nel triennio 2016-2019 la media di metri quadrati riqualificati e/o realizzati ex novo è stata di oltre 9.000 metri quadrati ad annualità.
  La possibilità di proseguire tale trend positivo anche nel 2020 è stata fortemente condizionata dalle contingenze ed emergenze causate dalle note vicende pandemiche, sia per quanto concerne la possibilità di assicurare l'esecuzione dei lavori, ma anche e soprattutto dalla necessità di dare priorità assoluta al ripristino degli ambienti detentivi ed il funzionamento dei relativi impianti devastati dalle manifestazioni di protesa che si sono verificate in molti istituti penitenziari nei primi mesi del 2020.
  Anche per l'anno 2021 l'attenzione agli spazi trattamentali mantiene, come detto, la sua centralità.
  Nel corso del mese di febbraio del 2021, l'Ufficio competente presso il DAP ha assunto la determinazione di destinare circa 1/3 dei finanziamenti a disposizione per realizzare o ristrutturare spazi trattamentali (oltre euro 18.000.000,00).
  Per ciascun Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria è stato determinato un budget entro il quale programmare, secondo priorità, specifici interventi.
  Gli interventi più significativi autorizzati per l'anno 2021 riguardano: la C.C. Lecce – adeguamento antincendio ed impianto aspirazione cabina di verniciatura della falegnameria; la C.R. Mamone – implementazione spazi trattamentali della diramazione centrale; C.C. Paola – manutenzione straordinaria campo di calcio e cortili passeggio; C.C. Livorno – rifacimento manto erba sintetica campo sportivo; C.R. Volterra – realizzazione nuove aule scolastiche per apertura liceo artistico; C.C. Milano Bollate – realizzazione padiglione polifunzionale nell'area degli incontri all'aperto con piccola struttura in legno dedicata ai bambini; C.C. Monza – ristrutturazione palestra; C.C. Benevento – aule per il progetto Polo Universitario; C.C. Bolzano – prefabbricato per aula scolastica; C.C. Palermo Pagliarelli – struttura prefabbricata da adibire ad aule scolastiche; C.C. Caltagirone – struttura prefabbricata da adibire ad aule scolastiche; C.C. Velletri – conversione cucina in aule e laboratori scuola alberghiera; C.C. Marassi – realizzazione palestra.
  Sempre riguardo l'implementazione degli spazi per il trattamento dei detenuti, è prevista inoltre la realizzazione di tre immobili destinati ad attività trattamentali da circa 450 metri quadri cadauno (dalle medesime caratteristiche di massima), a completamento dei nuovi padiglioni degli istituti di Lecce, Taranto e Trani. I lavori di realizzazione del primo di essi, presso la Casa Circondariale di Lecce, sono stati contrattualizzati in data 6 agosto 2021. La realizzazione dell'opera è prevista in 365 giorni naturali e consecutivi dalla consegna dei lavori. Tra procedure di gara, consegna, esecuzione e collaudo dei lavori, si auspica poter avere disponibilità materiale di tale immobile entro la fine del 2022.