• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06054 MERLO, CARIO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e per la pubblica amministrazione. - Premesso che: la certificazione verde COVID-19, detta green pass,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06054 presentata da RICARDO ANTONIO MERLO
giovedì 30 settembre 2021, seduta n.364

MERLO, CARIO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e per la pubblica amministrazione. - Premesso che:

la certificazione verde COVID-19, detta green pass, è il certificato rilasciato dal Ministero della salute, sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province autonome relativi alla vaccinazione, oltre che alla negatività al test o alla guarigione dal virus;

il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, per l'obbligo del green pass sui luoghi di lavoro, approvato in Consiglio dei ministri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore;

ai fini dell'accesso in presenza, l'obbligo di esibire il certificato verde nei luoghi di lavoro pubblici e privati si applicherà dal 15 ottobre 2021;

considerato che:

ci sono oltre 6 milioni di cittadini italiani ufficialmente residenti fuori dall'Italia, e quindi iscritti all'Anagrafe per gli italiani residenti all'estero (AIRE) che hanno bisogno di ricevere assistenza dalle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero, tra cui ambasciate e consolati, le quali, per adempiere alle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19, oggi si trovano in grande difficoltà nell'erogazione dei servizi a causa della riduzione del personale in presenza presso gli uffici;

ai fini di garantire un'appropriata assistenza delle rappresentanze diplomatiche italiane ai connazionali residenti all'estero, risulta necessario che il personale rientri in presenza negli uffici pubblici;

non tutti i Paesi hanno avuto l'opportunità di dotarsi di vaccini come Astrazeneca, Moderna, Pfizer e Janssen, approvati dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA);

ad esempio, in diversi Stati, tra cui l'Argentina e il Brasile, Paesi col maggior numero di iscritti AIRE, oltre 2 milioni di persone, e di conseguenza con una notevole rete diplomatico-consolare presente, i cittadini, compresi i funzionari dipendenti pubblici delle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero, sono stati vaccinati, tra gli altri, anche col vaccino russo Sputnik V e col vaccino cinese Sinopharm, non riconosciuti dall'EMA, ma riconosciuti dalle autorità sanitarie locali;

si ritiene opportuno e necessario garantire da parte delle rappresentanze diplomatiche italiane l'erogazione di servizi pubblici efficienti a tutti i connazionali residenti all'estero, così come garantire il rientro, in presenza ed in sicurezza, dei funzionari nei luoghi di lavoro pubblici,

si chiede di sapere:

se l'obbligo dell'impiego delle certificazioni verdi COVID-19 nel settore pubblico comprenda anche il personale delle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero;

quali misure voglia intraprendere il Ministro in indirizzo per assicurare il rientro in presenza del personale delle rappresentanze diplomatiche italiane e garantire ai connazionali residenti all'estero la corretta e adeguata erogazione dei servizi pubblici.

(4-06054)