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Atto a cui si riferisce:
C.5/06711 (5-06711)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06711

  In via preliminare vorrei evidenziare che è impreciso parlare di errata programmazione del numero di contratti di formazione medico-specialistica resi disponibili ogni anno presso gli Atenei italiani poiché la programmazione del fabbisogno va intesa in senso stretto, come determinazione triennale del fabbisogno formativo di medici specialisti, rilevata sulla base delle esigenze di programmazione delle Regioni, mentre il numero dei contratti è strettamente correlato alle risorse finanziarie disponibili. Lo scostamento tra fabbisogno accertato e numero dei contratti è rilevabile dalla tabella allegata, da cui emerge che ai contratti finanziati con risorse statali, vanno sommati anche i contratti finanziati dalle Regioni e da altri Enti.
  In questi ultimi anni, il Ministero della salute ha posto in essere una serie di interventi per incrementare le risorse destinate ai contratti per l'accesso alle Scuole di formazione medico specialistica (Legge di bilancio per il 2019, 2020 e 2021 e Decreto Rilancio).
  Inoltre con l'investimento 2.2 «Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali», inserito nella Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato previsto il finanziamento di ulteriori 4.200 contratti per 5 anni a partire dall'anno accademico 2020-2021.
  Per tale anno accademico, ai 13.200 contratti finanziati con risorse statali se ne aggiungono 4.200 finanziati dal PNRR, per un totale di 17.400 contratti di formazione specialistica, ossia 4.000 contratti in più rispetto all'anno precedente. Da una seconda tabella allegata si evince come gli ultimi due anni abbiano contribuito al superamento dell'«imbuto formativo», cioè la differenza tra il numero di laureati in medicina e il numero di posti di specializzazione previsto, garantendo un adeguato turn-over dei medici specialisti.
  I 17.400 contratti rappresentano più del doppio di quelli finanziati nell'a.a. 2018/2019 (pari a 8.000 unità) e quasi il triplo di quelli disponibili negli anni precedenti (circa 6.000 unità).
  Analogamente, da anni è all'attenzione del Ministero la questione relativa alla futura carenza di medici di medicina generale, legata all'età anagrafica. Al riguardo il numero di borse disponibili per l'accesso al relativo corso, nel triennio formativo 2018-2021 è stato raddoppiato rispetto al precedente. Inoltre il Decreto Rilancio ha disposto l'accantonamento di ulteriori 20 milioni di euro dal 2021 per attivare ulteriori borse di studio per i medici che partecipano ai corsi di formazione in medicina generale.
  L'articolo 12 del decreto Calabria ha previsto che fino al 31 dicembre 2021 i laureati in medicina abilitati all'esercizio professionale, già idonei al concorso di ammissione al corso di formazione in medicina generale e titolari di incarichi a tempo determinato, possono accedere, in soprannumero, al corso di formazione in medicina generale tramite graduatoria riservata, senza borsa di studio.
  Il concorso per l'accesso al primo anno di corso del triennio 2020/2023 si è svolto il 28 aprile 2021 e i posti messi a bando dalle Regioni risultano 1.332, a cui si aggiungono 714 posti assegnati in virtù del «decreto Calabria».
  Il citato investimento 2.2 della Missione 6 del PNRR prevede anche l'incremento delle borse di studio per la formazione specifica in medicina generale; per i trienni formativi 2021-2024, 2022-2025 e 2023-2026 saranno finanziate 900 borse di studio aggiuntive all'anno, per un totale di 2.700 per i 3 cicli, che contribuiranno a sanare il gap degli ultimi anni, legato ai pensionamenti e alle limitate risorse.
  Infine, per effetto della riorganizzazione delle reti ospedaliere e territoriali, connessa alla «Missione 6» del PNRR, sarà indispensabile definire nuove modalità di organizzazione del lavoro nell'ambito di team multidisciplinari.
  È dunque massima l'attenzione riservata dal ministero della salute alla tematica posta dall'onorevole interrogante e posso assicurare che anche nei prossimi mesi continueremo a monitorare la situazione ed ad assumere tutte le iniziative necessarie a superare in via strutturale la situazione di carenza di medici e di personale sanitario.