Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.5/06721 (5-06721)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-06721
Con l'atto di sindacato ispettivo innanzi indicato, gli interroganti – dopo avere premesso che: «... le associazioni forensi palermitane, unitamente al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, sono in stato di agitazione per scongiurare il trasferimento degli Uffici Giudiziari dalla cittadella giudiziaria al plesso di via Orsini; presso la Cittadella Giudiziaria di Palermo si trovano gli Uffici attualmente del palazzo ex Eas, che ospita alcune articolazioni di diversi Uffici Giudiziari del capoluogo (Corte di Appello, Tribunale, Ufficio N. E. P., Presidio C. I. S. I. A. di Palermo, un archivio della Procura della Repubblica); tale edificio è stato sottoposto a numerosi controlli e verifiche in considerazione delle particolari condizioni strutturali..., dalle quali sono emerse situazioni di degrado, anche allarmanti;...la Conferenza Permanente presso la Corte di Appello di Palermo aveva disposto nella seduta del 30 ottobre 2018 di richiedere alla Direzione Generale delle Risorse Materiali e delle Tecnologie l'espletamento di una indagine di mercato per acquisire in locazione un nuovo immobile da destinare alle esigenze allocative di quegli Uffici, rinvenuto ... nell'immobile ubicato nella via Orsini, a ben 1,7 km. di distanza dalla Cittadella Giudiziaria;...il Consiglio dell'Ordine avrebbe già pensato a proposte alternative che mirano alla ottimizzazione degli spazi disponibili nella Cittadella, limitando il trasferimento nella via Orsini esclusivamente degli Uffici che non prevedono la fruizione del pubblico, anche in considerazione della lamentata assenza di idonee aree adibite a parcheggio nella zona interessata dal trasferimento...» – domandano alla Ministra della Giustizia «...quali iniziative ... intenda assumere per evitare che il trasferimento degli Uffici dal palazzo ex Eas di Palermo possa arrecare notevole disagio alla funzione giudiziaria, individuando una immediata e definitiva soluzione della vicenda esposta, rispettosa della attività professionale degli avvocati...».
Al riguardo deve essere immediatamente posto in risalto che il Distretto della Corte di Appello di Palermo negli ultimi due anni ha visto al centro delle attività di edilizia giudiziaria la situazione relativa al palazzo comunale denominato ex EAS sito nella via Impallomeni n. 20. Siffatto immobile risulta interessato da gravi criticità strutturali che hanno indotto la Direzione Generale delle Risorse Materiali e delle Tecnologie del Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi di questo Dicastero ad attivare, con la massima tempestività, una indagine di mercato, conclusasi con la sottoscrizione del contratto di locazione passiva relativo all'immobile sito nella via Orsini nn. 9/11. In quest'ultimo immobile saranno temporaneamente allocati alcuni Uffici Giudiziari al fine di consentire al competente Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di effettuare le verifiche strutturali e i relativi interventi che ne deriveranno. Il finanziamento inerente alle verifiche strutturali, pari ad euro 290.000,00, è stato erogato nell'anno 2019, mentre allo stato il costo degli interventi necessari è stato stimato sommariamente in 7 milioni di euro. Parallelamente, le esigenze derivanti dal distanziamento e dalle forme di sicurezza imposte dalla pandemia da COVID-19 nonché la necessità di reperire spazi utili per l'allocazione del personale amministrativo e tecnico previsto nel quadro delle riforme collegate al Next Generation EU e al costituendo Ufficio per il Processo hanno indotto la Corte di Appello di Palermo ad attivarsi per reperire immobili ubicati al di fuori della Cittadella Giudiziaria. Nella nota del 5 agosto 2021 della Corte di Appello di Palermo viene fatta menzione della individuazione di 2 immobili, oggetto di sopralluogo da parte del personale tecnico locale. In particolare uno di questi sembra potere soddisfare parte delle esigenze allocative; pertanto è stata avviata una interlocuzione con la proprietà al fine di procedere ad un vaglio in merito alla locazione passiva ovvero all'acquisto di tale immobile. In data 21 luglio 2021, in sede di Conferenza Permanente, il Presidente della Corte di Appello di Palermo e il Presidente del Tribunale di Palermo hanno sviluppato precise e specifiche valutazioni in merito alla proposta pervenuta dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo circa una diversa individuazione – rispetto a quanto previsto da questo Dicastero – degli Uffici Giudiziari da allocare nell'immobile sito nella via Orsini nn. 9/11 (cfr. la nota della Corte di Appello di Palermo – Ufficio della Conferenza Permanente – redatta in data 4 agosto 2021). Tale proposta non può invero essere accolta perché, con riferimento all'immobile sito nella via Orsini nn. 9/11, alcune stanze, destinate a servizi di natura tecnica (centrale termica), non possono essere collocate altrove. Altre stanze, invece, sono destinate ad uso archivio: per questi ambienti la Corte di Appello di Palermo ha già effettuato gli adeguamenti necessari ai fini della SCIA antincendio e non è quindi possibile mutarne la destinazione d'uso. Per quanto concerne, poi, il Museo Falcone – Borsellino appare assolutamente impensabile che lo si possa sopprimere, per evidenti ragioni di natura istituzionale e di rispetto della memoria dei caduti nella lotta alla mafia.
In conclusione, dunque, la soluzione proposta dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo – pur comprendendo le difficoltà alle quali gli appartenenti a tale fondamentale categoria professionale andranno temporaneamente incontro nel quotidiano esercizio della loro attività – non appare al momento percorribile. In quest'ottica va rimarcato che il Direttore Generale delle Risorse Materiali e delle Tecnologie del Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi di questo Dicastero ha in proposito ribadito che la situazione in cui versa il palazzo ex EAS impone che i lavori, da tempo programmati, siano eseguiti senza alcun rallentamento, al fine di tutelare il bene primario della salute di magistrati, dipendenti amministrativi, avvocati e utenti. La soluzione logistica transitoria reperita (locazione dell'edificio sito nella via Orsini nn. 9/11) è adeguata, anche se impone a tutti alcuni non lievi sacrifici. L'obiettivo perseguito da questo Dicastero è quello di consentire al più presto il ritorno di tutti gli Uffici Giudiziari nel palazzo ex EAS nelle necessarie condizioni di sicurezza.