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Atto a cui si riferisce:
C.5/06725 (5-06725)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06725

  Con riferimento ai progetti di Servizio Civile Universale che si svolgono all'estero, la Farnesina collabora con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei ministri, competente in materia.
  Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale partecipa ai «Tavoli di confronto congiunti», organizzati dal Dipartimento per le Politiche Giovanili, con gli enti e i rappresentanti dei volontari. Inoltre, l'Unità di Crisi della Farnesina partecipa alla «Commissione per la Valutazione dei Programmi di Intervento di Servizio Civile Universale», con specifico riferimento agli aspetti relativi alle condizioni di sicurezza.
  Nell'ambito di questa collaborazione, la Farnesina fornisce al Dipartimento un parere consultivo sulla situazione di sicurezza dei Paesi di invio dei volontari. Come anche ricordato dagli interroganti, un eventuale parere negativo del MAECI non ha carattere vincolante e non corrisponde in alcun modo ad un divieto, bensì mira a fornire al Dipartimento – e, tramite questo, alle Organizzazioni della Società Civile e agli operatori coinvolti – le informazioni necessarie, affinché progetti e partenze dei volontari possano svolgersi in maniera responsabile.
  Per il 2021, il Dipartimento ha segnalato al MAECI 52 Paesi di destinazione dei volontari. L'Unità di Crisi della Farnesina, le Direzioni Generali e le Sedi all'estero competenti hanno concorso alla verifica della situazione di tali Paesi, ai fini della predisposizione dei pareri non vincolanti. La valutazione ha tenuto conto del contesto securitario, dell'emergenza sanitaria globale e delle conseguenti misure restrittive, anche in termini di mobilità all'interno dei Paesi interessati.
  Tutti i casi su cui la Farnesina ha fornito parere negativo riguardano Paesi per i quali anche il sito istituzionale «Viaggiare Sicuri» segnala la presenza di aree di particolare cautela o addirittura sconsiglia del tutto l'ingresso. Tra questi, l'interrogazione menziona in particolare Kenya ed Ecuador. Si tratta di Paesi per cui anche nel 2020 il MAECI aveva trasmesso al Dipartimento parere negativo.
  Lo scorso anno, come noto, il Dipartimento fece firmare una nota informativa ai volontari, che si assumevano così la responsabilità del viaggio, consentendo il prosieguo dei progetti.
  Nel quadro istituzionale vigente, la decisione di bloccare o meno le partenze dei volontari per determinati Paesi rientra nella competenza esclusiva del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
  Secondo gli elementi forniti dal Dipartimento, il bando 2021 ha finanziato 736 posizioni di servizio civile all'estero di cui 78 rimaste vacanti. Delle 658 posizioni assegnate 411, oltre il 60 per cento, sono in avvio regolare. Le partenze attualmente bloccate ammontano dunque a 247. Il Dipartimento ha comunicato che, ad esito del lavoro del Tavolo, sta procedendo in questi giorni all'autorizzazione per 63 volontari e al ricollocamento per ulteriori 53 volontari. Rimarrebbero così confermati i blocchi solo per 131 operatori, per i quali il Dipartimento mantiene una costante interlocuzione con gli enti, ai fini dell'individuazione di soluzioni alternative.
  Per quanto riguarda invece la richiesta di inserire il Servizio Civile all'estero tra le motivazioni per le quali gli spostamenti sono consentiti dall'Italia, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 e successive ordinanze del Ministro della Salute, si ritiene che tale motivazione sia assimilabile a quella già prevista per lavoro. In ogni caso, qualora ci sia interesse da parte delle Organizzazioni della Società Civile a farsi promotrici nei confronti del Ministro della Salute di un'azione volta a esplicitare il Servizio Civile all'estero tra i motivi di eccezione, la Farnesina non ravvedrebbe motivi ostativi.