• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10276 (4-10276)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10276presentato daBIGNAMI Galeazzotesto diMartedì 21 settembre 2021, seduta n. 568

   BIGNAMI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   in adeguamento a quanto previsto dal codice dell'amministrazione digitale, istituito con decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e seguenti modifiche, e dalle ulteriori disposizioni introdotte successivamente con la legge di bilancio 2020, il decreto-legge n. 162 del 2019, il n. 18 del 2020 (cosiddetto decreto Cura Italia), il decreto-legge n. 76 del 2020 recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale, il decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto decreto bilancio) e il decreto-legge 1o marzo 2021, n. 22, da qualche anno in Italia è in atto il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione;

   fra le novità introdotte dalla normativa in materia vi è, dal 28 febbraio 2021, l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di identificare tutti i cittadini che accedono ai servizi on-line esclusivamente attraverso l'identità digitale, come lo Spid, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi;

   le credenziali adottate in autonomia dai singoli enti, fra cui Inps, Inail e Agenzia delle entrate e utilizzate per accedere ai vari servizi perderanno definitivamente la loro validità a partire dal 1o ottobre 2021 e pertanto le persone fisiche che vorranno operare con gli enti pubblici potranno autenticarsi solamente attraverso la propria identità digitale;

   l'obbligo in via esclusiva di dover utilizzare strumenti digitali per accedere ai servizi on-line della pubblica amministrazione sta mettendo in grandissima difficoltà tutte le persone che non dispongono di adeguati strumenti tecnologici o non sono in grado di utilizzarli non avendo le abilità necessarie;

   in particolare, le persone anziane rischiano di essere escluse dalla possibilità di accedere in autonomia a servizi pubblici essenziali;

   sebbene il decreto-legge 77 del 2021 (cosiddetto decreto semplificazioni) abbia introdotto la possibilità di delegare l'accesso ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione a una persona terza titolare dell'identità digitale, non si è tenuto conto che non tutti hanno familiari o persone di fiducia a cui affidare il trattamento di dati personali così altamente sensibili –:

   se il Governo intenda assumere iniziative normative urgenti affinché venga introdotta una deroga a quanto previsto circa l'obbligatorietà di utilizzo esclusivo dell'identità digitale per l'accesso on-line ai servizi della pubblica amministrazione per le persone più anziane sprovviste o non in grado, anche per motivi di salute, di utilizzare gli strumenti tecnologici che sarebbero necessari.
(4-10276)