• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02505 (3-02505)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02505presentato daSPENA Mariatesto presentato Martedì 21 settembre 2021 modificato Mercoledì 22 settembre 2021, seduta n. 569

   SPENA, NEVI, ANNA LISA BARONI, BOND, CAON, SANDRA SAVINO, BARELLI, BATTILOCCHIO, CALABRIA, GIACOMONI, POLVERINI, RUGGIERI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:

   recentemente un'importante rivista americana di viaggi ha classificato Roma come la città più sporca del mondo. La gestione dei rifiuti urbani, oltre ai costi esorbitanti, ha generato difficoltà tali da trasformare in discariche le strade della città, con danni enormi all'immagine turistica della città e al suo ruolo di capitale;

   in connessione a questo fenomeno si registra, nelle strade romane, il proliferare di cinghiali, che vedono nei rifiuti abbandonati un deposito di cibo abbondante;

   secondo Coldiretti i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari, con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, mentre l'aggressione delle colture nelle campagne ha prodotto danni che assommano a oltre 200 milioni di euro l'anno;

   secondo l'osservatorio Asaps i cinghiali nel 2020 hanno provocato 157 incidenti significativi, con 16 persone morte e 215 seriamente ferite;

   le responsabilità della regione Lazio a parere dell'interrogante sono ancora più significative ove si consideri che le regioni possono già provvedere al contenimento della popolazione dei cinghiali, applicando le disposizioni contenute nell'articolo 11-quaterdecies, comma 5, del decreto-legge n. 203 del 2005, allo scopo di effettuare piani di prelievo selettivo senza limiti temporali;

   inoltre, la sentenza della Corte costituzionale n. 21 del 2021, in sostanza non dando seguito a quanto sostenuto dalle associazioni ambientaliste che negavano la possibilità per le regioni di estendere l'elenco dei soggetti abilitati alla caccia dei cinghiali, ha consentito alle regioni di avvalersi di coadiutori che abbiano frequentato appositi corsi di preparazione;

   pochi giorni fa l'amministrazione romana ha presentato un esposto contro la regione per il mancato adempimento al protocollo d'intesa per la gestione dei cinghiali sottoscritto con Roma capitale. La regione ha risposto che spetta agli amministratori locali intervenire per contenere la presenza degli animali sulle strade, imputando alla giunta la continua presenza di rifiuti nelle strade;

   sono ormai quotidiane a Roma le aggressioni di cinghiali ai malcapitati passanti. Il loro proliferare incontrollato ha effetti in termini di tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza pubblica –:

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per modificare la legge n. 157 del 1992, che appare ormai superata, con particolare riferimento alla gestione delle specie selvatiche invasive, in particolare per quel che riguarda le modalità di risarcimento dei danni causati dai cinghiali, che ormai non si limitano più alla sola agricoltura, ma attengono anche ai rischi per l'incolumità dei cittadini.
(3-02505)