• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06677 (5-06677)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06677presentato daBOLOGNA Fabiolatesto diVenerdì 17 settembre 2021, seduta n. 566

   BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'ossido di etilene (cosiddetto ossirano) è un prodotto petrolchimico, impiegato, altresì, nelle produzioni alimentari, quali conservanti, disinfestanti e sterilizzanti per prodotti che lo necessitano; viene utilizzato anche per sterilizzare alcuni dispositivi medici, in particolare per le sacche per enterale che alimentano i pazienti tramite un sondino collegato direttamente con l'apparato digerente;

   a detta dell'organizzazione mondiale di sanità (Oms), l'ossido di etilene ha un rapporto diretto con leucemia, tumori al pancreas e al fegato, danni alla vista e problemi all'apparato riproduttivo; più nel dettaglio, in una nota del 21 aprile 2021, consultabile sul sito ufficiale dell'OMS, si specifica che: «Durante il primo trimestre del 2021, il Segretariato INFOSAN è stato coinvolto in 56 eventi sulla sicurezza alimentare che hanno riguardato 67 Stati membri dell'OMS. Ci sono stati 28 eventi che hanno comportato un pericolo biologico [...] dieci che hanno comportato un pericolo chimico: [...] tra cui l'impiego di ossido di etilene»;

   l'Unione europea, in merito, già in passato aveva vietato di sterilizzare i contenitori a contatto diretto con gli alimenti con l'ossido di etilene e, più di recente, il 22 ottobre 2020, in occasione del Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/1540 della Commissione, ha colto l'occasione per specificare che: «l'ossido di etilene è classificato come mutageno di categoria 1B, cancerogeno di categoria 1B e tossico per la riproduzione di categoria 1B conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio [...] non è neppure approvato come sostanza attiva per l'uso nei prodotti fitosanitari nell'Unione»;

   la questione de qua già è stata portata all'attenzione del Parlamento: la direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, con la nota «Utilizzo di ossido di etilene per il trattamento di biberon e tettarelle» del 9 ottobre 2017, rispose alle richieste di chiarimento da parte di Aziende Ospedaliere, Società Scientifiche e regioni riguardo all'utilizzo di biberon/tettarelle monouso sterili nei i reparti ospedalieri, e dell'ossido di etilene (EtO) quale agente per la loro sterilizzazione; nella nota si legge che: «L'EtO è indicato quale agente sterilizzante – nel rispetto dei requisiti essenziali fissati dalla legislazione sui medical devices – solo per biberon e tettarelle a marchio CE che sono classificati quali dispositivi medici e che vengono adoperati solo per soggetti che presentano una compromissione del sistema immunitario o gravi patologie che rendano necessario il processo di sterilizzazione. In tutti gli altri casi è sufficiente dotarsi di tettarelle e biberon disinfettati e sanificati senza l'impiego dell'Eto. Infine, si raccomanda, prima di effettuare qualunque acquisto di tettarelle o biberon sterili da destinarsi ai neonati affetti da patologie gravi o immunodepressi, di verificare che non siano presenti sul mercato dispositivi sterilizzati mediante metodiche alternative all'ossido di etilene ugualmente efficaci»;

   l'Associazione famiglie disabili lombarde ha scritto una lettera ai Ministri della salute e per le disabilità, per rappresentare il potenziale ed effettivo pericolo per la salute – dato il rischio di tumori e infertilità – derivante dall'utilizzo dell'ossido di etilene per la sterilizzazione delle sacche di nutrizione artificiali, anche tenuto conto della possibilità di utilizzare tecniche di sterilizzazione alternative, quali la tecnica dell'irradiazione di raggi gamma, altrettanto efficaci e sicure, benché più onerose –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle criticità emerse in merito all'utilizzo dell'ossido di etilene e ai possibili rischi per la salute connessi al suo impiego per la sterilizzazione di sacche per enterale;

   a che punto siano le verifiche e quali iniziative intenda adottare per tutelare i pazienti che necessitano delle stesse per essere alimentati.
(5-06677)