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Atto a cui si riferisce:
C.5/06654 (5-06654)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06654

  Con riferimento alle questioni poste dagli Onorevoli interroganti la Regione Toscana, richiesta di elementi di risposta, ha rappresentato che la costruzione di un dissalatore in località Piano di Mola, nel comune di Capoliveri (isola dell'Elba) si è resa indispensabile a causa della vetustà delle infrastrutture esistenti, il che espone il territorio a crisi idriche ed a vulnerabilità.
  La Regione ha inoltre rappresentato che il progetto del dissalatore di Mola è stato previsto sin dal 2011 nell'ambito di un più ampio Accordo di Programma sottoscritto da tutti i Comuni dell'isola, dalla Autorità Idrica Toscana (Ait) e dalla Regione, che aveva come finalità il rientro dei parametri di boro e arsenico presenti negli acquedotti pubblici.
  Il progettò in questione – prosegue l'Ente regionale – si è reso indispensabile a causa dell'avvicinarsi del termine della vita utile dell'acquedotto sottomarino che garantisce, per il 65 per cento, il fabbisogno complessivo dell'isola. L'opera, peraltro, risulta inserita sia negli strumenti di programmazione Regionale (PAER) e sia negli strumenti di settore, quali il Piano di Gestione dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale e Piano d'Ambito dell'AIT approvato nel 2016 con procedura di VAS.
  Nel Piano d'Ambito l'intervento in questione è previsto dal Piano degli Interventi. Strategici in cui è prevista l'integrazione della risorsa locale dell'isola con 160 litri al secondo provenienti da dissalazione.
  Pertanto la realizzazione del dissalatore, che risponde al 50 per cento del fabbisogno previsto (80 litri al secondo), non sarebbe rinviabile in quanto rappresenterebbe la soluzione, in termini di investimenti, più economica e rapida per poter far fronte a un eventuale guasto della condotta sottomarina, mantenendo allo stesso tempo la situazione dell'approvvigionamento idrico gestibile anche durante il periodo estivo.
  Attualmente per il dissalatore di Mola esiste un progetto definitivo approvato dall'AIT ai sensi, dell'articolo 158-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 (Testo unico ambientale), e dell'articolo 22 della legge regionale Toscana n. 69 del 2012 con decreto DG 62/2017. L'approvazione è avvenuta a seguito del procedimento regionale di Verifica di Assoggettabilità alla VIA conclusosi con il decreto di esclusione n. 4515 del 2017.
  Inoltre, con l'«Accordo di Programma per l'approvvigionamento idropotabile dell'Isola d'Elba al fine di garantirne l'autonomia idrica – Dissalatore di Capoliveri, Lotto 1, Stralcio 1», sottoscritto dalla Regione Toscana e dall'Autorità Idrica nel 2019, l'opera è stata riconosciuta come strategica ai sensi della legge regionale 35 del 2011.
  Si precisa, altresì, che il costo complessivo dell'impianto nel progetto approvato è di 14,56 milioni di euro, di cui 8 derivanti da finanziamenti pubblici e, per la restante parte, dalla tariffa del servizio idrico integrato (SII).
  In seguito, con Decreto del DG di AIT n. 89/2021 è stata approvata la variante progettuale delle opere a mare, che risulta conforme agli strumenti urbanistici vigenti e recepisce le prescrizioni degli enti competenti in materia di tutela dei beni paesaggistici (Soprintendenza).
  Anche la variante progettuale delle opere a mare è stata oggetto di procedimento regionale di Verifica di Assoggettabilità alla VIA, conclusosi con il decreto di esclusione n. 561 del 2021.
  Si specifica poi che il sito interessato dalla costruzione dell'opera si trova ad oltre 1 Km dì distanza dall'area protetta SIC/SIR della Zona Umida di Mola.
  Inoltre, si rappresenta che nell'area del Golfo Stella dell'isola non risultano presenti siti della Rete Natura 2000 con estensione a mare. In particolare, la ZPS menzionata dagli Onorevoli interroganti (IT5160102) ha estensione a terra e non presenta obiettivi di conservazione riconducibili ad ambienti marini.
  L'opera in questione concorre, pertanto, insieme ad altri interventi, a perseguire il duplice scopo di assicurare il raggiungimento dell'autonomia idrica dell'isola d'Elba e di ridurre il prelievo di acqua proveniente dalla Val di Cornia.
  Conclusivamente, la Regione Toscana invita a considerare la realizzazione dell'impianto anche in un'ottica di lungo periodo, ovvero con finalità sia di economia circolare, per un riutilizzo di prossimità delle acque reflue depurate, e sia di sviluppo economico per il sostegno alle attività turistiche e l'indotto che queste generano, quali attività fondamentali per l'economia dell'Elba.
  Per il resto, non ho da evidenziare profili di competenza del Ministero da me rappresentato.