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Atto a cui si riferisce:
C.5/06664 (5-06664)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06664

  L'onorevole interrogante, pone l'attenzione sulla crisi del gruppo Riello, che – secondo quanto risulta all'interrogante – avrebbe comunicato ai suoi 90 lavoratori della sede di Villanova di Cepagatti vicino Pescara di voler disporre il licenziamento di 71 persone, per delocalizzare in Polonia l'assemblamento caldaie su cui sono i lavoratori sono specializzati nel sito produttivo in questione, mentre, per gli altri 19 lavoratori che si occupano di ricerca e sviluppo, sarebbe previsto un trasferimento nel centro di ricerca del gruppo a Lecco.
  Da informazioni acquisite dalla Prefettura di Pescara, va evidenziato che notevole preoccupazione e forte eco presso la stampa locale ha suscitato la notizia, annunciata dai vertici aziendali, della imminente chiusura dello stabilimento anzidetto, con il conseguente avvio della procedura di licenziamento collettivo di 71 lavoratori e il trasferimento di altri 19 negli stabilimenti del gruppo siti a Legnago e Volpago del Montello.
  Tale decisione, che non sembrerebbe nascere da difficoltà finanziare o crisi di settore, ma dall'esigenza dei vertici aziendali di ottimizzare gli asset industriali, è stata duramente criticata dalle organizzazioni sindacali e da gran parte dei politici locali, dal momento che la produzione attualmente realizzata nello stabilimento del pescarese non verrà interrotta, ma proseguirà nei menzionati stabilimenti del Nord Italia e in altri situati in Polonia.
  La vicenda, in considerazione delle gravi ripercussioni che potrebbe determinare sulle dinamiche produttive dell'indotto e nell'intero territorio provinciale, gravato da altre crisi aziendali in atto, è all'attenzione della classe politica e degli amministratori locali e regionali.
  La regione Abruzzo, in particolare, ha già tenuto, attraverso l'Assessorato al lavoro, incontri con le rappresentanze sindacali e contatti con i vertici aziendali.
  È in programma proprio per la giornata di oggi, 15 settembre, un ulteriore incontro presso l'Assessorato, al quale prenderanno parte le rappresentanze sindacali dei lavoratori della Riello e il sindaco del comune di Cepagatti.
  Il Ministero del lavoro che rappresento, monitora con costante attenzione, la vicenda per scongiurare, con ogni possibile strumento di legge, situazioni che compromettano i livelli occupazionali.
  Faccio presente che appare necessario affrontare queste crisi aziendali in un'ottica sistemica che possa contrastare efficacemente i fenomeni di delocalizzazione da parte di imprese multinazionali, che abbandonano repentinamente le attività produttive impiantate nel nostro territorio nazionale da anni, senza ragionevoli giustificazioni legate a crisi industriali o finanziarie o all'andamento del mercato.
  Il Ministero del lavoro, congiuntamente al Ministero dello sviluppo economico, sta lavorando a proposte che abbiano l'obiettivo di contrastare i processi di disinvestimento nel nostro Paese e di abbandono di siti produttivi, sia con misure volte alla costruzione di percorsi di mitigazione delle ricadute occupazionali connesse alle chiusure, sia con interventi di carattere sanzionatorio.