• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02496 (3-02496)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02496presentato daMOLINARI Riccardotesto presentato Martedì 14 settembre 2021 modificato Mercoledì 15 settembre 2021, seduta n. 565

   MOLINARI, MORRONE, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CARRARA, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GASTALDI, GERARDI, GERMANÀ, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MARIANI, MATURI, MICHELI, MINARDO, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RAVETTO, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SNIDER, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZANELLA, ZENNARO, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:

   l'11 settembre 2021 a Rimini, sull'autobus della linea 11, uno straniero richiedente asilo di origini somale alla richiesta da parte di due controllori di esibire il biglietto, ha reagito ferendole con un coltello e, dopo essere sceso dal mezzo pubblico, ha colpito a caso altre persone tra cui un bambino di sei anni subito apparso la vittima più grave;

   il somalo che, secondo quanto ricostruito finora, era ospitato in una struttura della Croce Rossa, avrebbe poi ammesso di essere stato sotto l'effetto di sostanze stupefacenti al momento del gesto, anche se appare poco chiaro con quali risorse avesse potuto procurarsi le sostanze;

   secondo quanto si apprende, inoltre, il somalo sarebbe arrivato da tempo in Europa e solo qualche mese fa, al suo ingresso in Italia, avrebbe presentato domanda per lo status di rifugiato;

   ci sono gravi responsabilità a tutti i livelli rispetto a questo caso indicativo di una pericolosa deriva, come testimoniato dai sempre più frequenti gravi episodi di cui sono protagonisti stranieri entrati illegalmente in Italia e senza permesso di soggiorno, spesso allo sbando e senza alcun controllo;

   di certo questo gravissimo episodio, inquadrato in una prospettiva più ampia, può essere assunto a riprova della mancanza di una lungimirante politica immigratoria e delle inadempienze di un'accoglienza indiscriminata e senza regole;

   si tratta con ogni probabilità di una delle conseguenze dello smantellamento dei cosiddetti «decreti sicurezza», approvati durante il Governo «giallo-verde», finalizzati a garantire ingresso e permanenza in Italia ai soli migranti detentori dei requisiti indispensabili;

   a parere degli interroganti, il Ministro interrogato ha reagito in maniera inopportuna, rivendicando pretestuosamente la validità della propria linea in tema di immigrazione, incurante davanti all'evidenza dei fatti e senza il minimo accenno alla necessità di una rimodulazione delle politiche permissive e lassiste perseguite finora;

   al contrario, appare chiaro secondo agli interroganti, come a monte di episodi come quello verificatosi a Rimini ci siano le modalità di gestione incontrollata dei flussi migratori che consentono la dispersione a tempo indeterminato sul territorio italiano di soggetti che non hanno alcun diritto di permanere nel Paese in quanto senza i requisiti per ottenere uno status di protezione, ma anche di persone già dedite a comportamenti illeciti o aggressivi –:

   se, al fine di evitare il ripetersi di fatti simili, non ritenga opportuno rielaborare con urgenza la linea in materia di accoglienza dei migranti finora seguita dal Dicastero.
(3-02496)