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Atto a cui si riferisce:
C.4/08450 (4-08450)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 10 settembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 562
4-08450
presentata da
PERANTONI Mario

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di conoscere quali iniziative di competenza questo Ministero intende assumere al fine di garantire l'effettiva conservazione del patrimonio culturale e della memoria storica di Bono.
  Sulla base degli elementi forniti dalla direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e dalla soprintendenza territoriale delle province di Sassari e Nuoro, si rappresenta quanto segue.
  L'edificio in questione – noto come residenza del Canonico Frassu (Bono – Sassari 1777-1857) – non risultata tutelato ai sensi della parte II del decreto legislativo n. 42 del 2004, in quanto di proprietà privata e non oggetto di dichiarazione dell'interesse culturale di cui all'articolo 13 del medesimo decreto legislativo n. 42 del 2004).
  Tuttavia, considerato che esso sembra possedere i necessari requisiti di particolare interesse culturale, sia sotto il profilo architettonico che sotto il profilo storico, la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro ha già avviato, con il concerto del comune di Bono (Sassari), tutte le attività prodromiche alla dichiarazione dell'interesse culturale dell'edificio stesso.
  Inoltre, come comunicato dalla stessa soprintendenza, il comune «valuta da tempo con interesse la possibilità di acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale e ha mostrato massima disponibilità alla collaborazione con [la] Soprintendenza per il recupero e la salvaguardia del bene, anche in vista della ricerca di finanziamenti che consentano di realizzare i necessari interventi di messa in sicurezza, nell'immediato, e successivamente di restauro e valorizzazione».
  Nelle more di definire detti interventi, al fine di mettere in sicurezza l'edificio e la strada adiacente, il comune in data 6 ottobre 2020, ha trasmesso ai proprietari apposita ordinanza di messa in sicurezza (ordinanza n. 20 del 6 ottobre 2020).
  Da ultimo, si evidenzia che, prima della trasmissione dell'interrogazione, la soprintendenza non aveva mai ricevuto segnalazioni circa lo stato di abbandono dell'edificio e i crolli di parti della sua copertura e dei suoi orizzontamenti interni.
  Si rassicura, comunque, l'interrogante che la soprintendenza seguirà con particolare attenzione ed interesse il proseguo della trattativa al fine di garantire la messa in sicurezza e la valorizzazione dell'edificio che fu la residenza del Canonico Salvatore Frassu.
La Sottosegretaria di Stato per la cultura: Lucia Borgonzoni.