• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05940 AIMI, GASPARRI, CANGINI, GALLIANI, SCHIFANI, TOFFANIN, PAPATHEU, BARBONI, DAL MAS, RIZZOTTI, CALIGIURI, MINUTO, MODENA, STABILE, GALLONE, BERARDI, CALIENDO, FERRO, PAGANO, PAROLI, DE SIANO -...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05940 presentata da ENRICO AIMI
martedì 7 settembre 2021, seduta n.357

AIMI, GASPARRI, CANGINI, GALLIANI, SCHIFANI, TOFFANIN, PAPATHEU, BARBONI, DAL MAS, RIZZOTTI, CALIGIURI, MINUTO, MODENA, STABILE, GALLONE, BERARDI, CALIENDO, FERRO, PAGANO, PAROLI, DE SIANO - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che:

nel 2016 il Comune di Bologna ha deciso di applicare la cosiddetta direttiva Bolkestein per l'assegnazione delle aree presenti all'interno del mercato denominato La Piazzola, e lo ha fatto mediante la pubblicazione di un bando e successiva graduatoria, senza tener conto del fatto che il Governo di allora stabilì di disapplicare detta normativa e, conseguentemente, di prorogare fino al 2018 (e poi fino al 31 dicembre 2020) tutte le concessioni degli ambulanti di Italia, comprese quelle intestate agli operanti nel famoso mercato cittadino bolognese;

tale decisione ha purtroppo causato l'esclusione di 50 operatori che, convinti di non dover partecipare ad alcun bando per vedersi assegnare quella stessa area su cui stavano già lavorando da oltre un ventennio e per la quale vigeva una proroga legislativa, nel 2016 presentarono domanda, ma fuori termine, con ciò perdendo il proprio posto in graduatoria;

considerata la gravità dei fatti, proprio al fine di porre rimedio alle esclusioni e recuperare l'errore commesso dai 50 ambulanti riammettendoli nel mercato di La Piazzola, in data 25 novembre 2020 è intervenuto il Ministero dello sviluppo economico, con l'emanazione di specifiche Linee Guida indirizzate alle Regioni (compresa l'Emilia-Romagna), con cui sono stati giustappunto indicati nuovi criteri per "l'assegnazione delle concessioni di posteggio all'interno dei mercati aventi scadenza 31.12.2020, ai sensi dell'art. 181, comma 4-bis, del D.L. n. 34/2020 conv. nella L. 77/2020";

stante l'inerzia del Comune di Bologna nel dare esecuzione alle direttive ministeriali e regionali, che sarebbero risolutive, e l'indifferenza dimostrata di fronte alla grave perdita del posto di lavoro da parte dei 50 ambulanti esclusi dal bando del 2016, costoro si sono visti costretti a presentare ricorso al TAR Emilia-Romagna e, dopo il rigetto della propria istanza cautelare, al Consiglio di Stato, rivendicando il proprio diritto al posteggio e al rinnovo delle concessioni, così come riconosciuto loro sia dal Ministero che dalla Regione Emilia-Romagna a novembre e dicembre 2020;

ad oggi, i 50 padri e madri di famiglia sono ancora senza lavoro e senza posteggio, e questo nonostante il Consiglio di Stato, in riforma della decisione del TAR, abbia adottato un'ordinanza (n. 2879/2021), ad oggi rimasta del tutto inattuata, con la quale ha ordinato al Comune di Bologna di provvedere immediatamente alla ricollocazione dei 50 operatori nel mercato La Piazzola, ovvero in altra area pubblica di equivalente importanza;

i diritti degli interessati e delle loro famiglie ormai disperate sono ancora privi di tutela, al punto da spingere nel mese di agosto una trentina di operatori più tenaci, con il supporto dell'Associazione nazionale ambulanti dell'UGL, a rivolgersi ancora una volta al Consiglio di Stato, affinché imponga al Comune la giusta collocazione degli aventi titolo;

finora a nulla sono valse le interlocuzioni informali e le proposte ufficiali fatte giungere all'amministrazione comunale di Bologna (inopinatamente irrigiditasi sulle proprie posizioni),

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se intenda promuovere iniziative, anche di carattere normativo, al fine di risolvere una situazione altamente incresciosa, che sta compromettendo il futuro lavorativo di numerosi ambulanti.

(4-05940)