• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02475    l'accordo tra il Ministero dell'economia e delle finanze e la Commissione europea fissa al 15 ottobre 2021 la data per la piena operatività di Ita, newco di aviazione di proprietà al 100...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02475presentato daFASSINA Stefanotesto presentato Martedì 7 settembre 2021 modificato Mercoledì 8 settembre 2021, seduta n. 560

   FASSINA, FORNARO e PALAZZOTTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'accordo tra il Ministero dell'economia e delle finanze e la Commissione europea fissa al 15 ottobre 2021 la data per la piena operatività di Ita, newco di aviazione di proprietà al 100 per cento dello Stato italiano; quindi entro tale data dovrebbero essere completate le procedure di cessione dei complessi aziendali e il reclutamento di personale facenti capo ad Alitalia-Cai spa in amministrazione straordinaria;
   il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, autorizza i commissari straordinari di Alitalia-Cai spa a cedere a trattativa privata anche singoli rami d'azienda;
   Ita ha reso vincolante in data 25 agosto 2021 l'offerta d'acquisto di un complesso di beni quale entità dotata di propria autonomia organizzativa ed economica, finalizzata allo svolgimento di un'attività volta alla produzione di servizi (in sintesi, le attività di aviation);
   la richiamata offerta di acquisto, per le intrinseche caratteristiche, si configura come «cessione di ramo d'azienda» di cui all'articolo 2112 del codice civile e pertanto implica il connesso trasferimento di personale;
   la soluzione prospettata dal management di Ita per il reclutamento del personale appare secondo gli interroganti in radicale contraddizione con le implicazioni del citato articolo 2112 del codice civile, in quanto disconosce i criteri di anzianità lavorativa e di carichi famigliari ivi declinati e apre le assunzioni oltre il bacino dell’aviation di Alitalia prima dell'impiego di tutto il personale di tale bacino, con una procedura che, di fatto, si configura come «rottamazione» di personale, tra l'altro a carico del bilancio dello Stato;
   ad aggravare il quadro, il management di Ita prospetta l'uscita dell'azienda dall'associazione datoriale Assoaereo al fine di disapplicare il contratto collettivo nazionale di lavoro e ridurre retribuzioni (nell'ordine del 20 per cento secondo le organizzazioni sindacali coinvolte) e i diritti fondamentali di lavoratrici e lavoratori;
   la soluzione prospettata per il personale dell’aviation segue l'assegnazione dei servizi di contact center, sino ad oggi svolti da Almaviva contact con 621 persone a Palermo e Rende, attraverso una gara al massimo ribasso e senza previsione di clausola sociale, ad altissimo rischio di delocalizzazione dato il livello previsto per il costo del lavoro;
   in sintesi, Ita, azienda di Stato, oggettivamente punta sul dumping sociale per reggere la competizione delle compagnie low cost, invece che su un credibile piano industriale, la revisione delle tariffe aeroportuali e un adeguato piano aeroporti –:
   se il Ministro interrogato, responsabile del procedimento di amministrazione straordinaria di Alitalia-Cai spa, condivida le soluzioni prospettate dal management di Ita. (3-02475)