• Testo INTERPELLANZA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.2/01319 (2-01319) «Galizia, Scagliusi, Bruno, Ianaro, Papiro, L'Abbate, Gagnarli, Cassese, Cadeddu, Maraia, Cimino, Maglione, Cillis, Gallinella, Aresta, Alberto Manca, Berti, Businarolo, Grillo,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01319presentato daGALIZIA Francescatesto diMartedì 7 settembre 2021, seduta n. 559

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   per consentire alle emittenti radiotelevisive locali, durante l'anno pandemico, di continuare a svolgere il servizio di interesse generale informativo a beneficio dei cittadini, sono stati stanziati, con decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, 50 milioni di euro per l'anno 2020, per l'istituzione del «Fondo emergenze emittenti locali», che ha costituito tetto di spesa, per l'erogazione di un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da Covid-19;

   il contributo è stato erogato secondo i criteri previsti con decreti del Ministero dello sviluppo economico, contenenti le modalità di verifica dell'effettivo adempimento degli oneri informativi, in base alle graduatorie per l'anno 2019 approvate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146, recante «Regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali»;

   il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 146 del 2017 disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti locali che tengono conto del sostegno all'occupazione, dell'innovazione tecnologia e della qualità dei programmi e dell'informazione anche sulla base dei dati di ascolto. Ad ogni emittente che accede ai contributi è stato assegnato un punteggio in base al quale viene quantificato il contributo;

   il citato decreto del Presidente della Repubblica n. 146 del 2017 è stato oggetto di due segnalazioni da parte della Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), adottate, la prima, il 6 maggio 2020 e la seconda il 22 gennaio 2021, in merito alle problematiche di carattere concorrenziale riconducibili alle modalità di erogazione degli stanziamenti a favore delle emittenti locali televisive e radiofoniche del contributo straordinario per la diffusione delle comunicazioni istituzionali aventi ad oggetto il contagio da Covid-19;

   in particolare, l'Autorità, pur valutando favorevolmente la concentrazione dell'erogazione dei contributi a vantaggio delle emittenti che garantiscono obiettivi di efficienza e che investono nell'attività editoriale di qualità – introducendo tra i criteri di ammissione requisiti ulteriori e più stringenti – ha tuttavia evidenziato come i criteri di valutazione delle domande per la distribuzione delle risorse tra le emittenti dovrebbero essere orientati al principio della tutela della concorrenza e del pluralismo dell'informazione;

   in questa prospettiva, l'Autorità ha criticato, sotto il profilo concorrenziale, l'assegnazione del 95 per cento delle risorse disponibili alle prime cento emittenti televisive in graduatoria, mentre solo il restante 5 per cento risulta ripartito tra quelle che si collocano dal centunesimo posto in poi. Ad avviso dell'Autorità, tale previsione, infatti, è suscettibile di determinare una sperequazione nella distribuzione delle risorse tra le emittenti che, posizionandosi nella medesima zona della graduatoria, devono ritenersi caratterizzate da livelli di efficienza confrontabili. In particolare, ciò potrebbe avere implicazioni distorsive della concorrenza nella misura in cui due o più delle emittenti sulle quali impatta la discontinuità introdotta dalla specificazione appena richiamata si trovano a operare nel medesimo ambito locale;

   al fine di eliminare tale ingiustificata disparità di trattamento, garantendo al contempo una più efficace tutela del pluralismo dell'informazione, l'Autorità ha sollevato l'eventualità di prevedere due porzioni da assegnare, l'una, tra tutte le emittenti in possesso dei requisiti di ammissibilità, in misura proporzionale al rispettivo punteggio nella graduatoria complessiva e, l'altra, in parti uguali tra le emittenti, avendo cura di assicurare a quest'ultima porzione di risorse un ammontare sufficiente a garantire un adeguato sovvenzionamento alle emittenti minori;

   in conclusione, l'Autorità ha quindi auspicato una revisione delle disposizioni in materia di ripartizione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione in favore delle emittenti televisive dettate dal decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146, per assicurare le corrette dinamiche concorrenziali –:

   se il Governo intenda adottare iniziative normative ad hoc, già nel disegno di legge Concorrenza di prossima presentazione, che assicurino le corrette dinamiche concorrenziali e una più efficace tutela del pluralismo dell'informazione che la legge n. 208 del 2015 espressamente richiama tra gli obiettivi di pubblico interesse da perseguire nella ripartizione delle risorse complessive del Fondo, accogliendo le puntuali segnalazioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato di cui in premessa;

   se il Governo intenda adottare, nelle more dell'intervento normativo ad hoc di cui al precedente quesito, iniziative urgenti finalizzate all'erogazione di un ulteriore contributo a favore delle emittenti locali che, collocate oltre le prime 100 in graduatoria, hanno subito una evidente sperequazione, sebbene le stesse emittenti abbiano continuato a svolgere i propri servizi informativi.
(2-01319) «Galizia, Scagliusi, Bruno, Ianaro, Papiro, L'Abbate, Gagnarli, Cassese, Cadeddu, Maraia, Cimino, Maglione, Cillis, Gallinella, Aresta, Alberto Manca, Berti, Businarolo, Grillo, Ricciardi, Scerra, Vignaroli, Bilotti, Marzana, Pignatone, Battelli, Cancelleri, Caso, Alemanno, Grimaldi».