• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10108 (4-10108)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10108presentato daLUCASELLI Ylenjatesto diLunedì 6 settembre 2021, seduta n. 558

   LUCASELLI, ZUCCONI, FERRO, RIZZETTO e CIABURRO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   preoccupa la notizia che i lavoratori del settore privato in quarantena affetti da Covid-19 al momento non hanno il riconoscimento dell'indennità di malattia, come riferito dall'Inps nella nota n. 2842 del 6 agosto 2021;

   in particolare, il Governo non ha provveduto a stanziare risorse sufficienti e quindi l'indennità non potrà essere erogata per l'isolamento fiduciario determinato da contatti, avvenuti nell'arco del 2021, con soggetti positivi: in altre parole, nei trascorsi otto mesi, un lavoratore che sia stato in quarantena fiduciaria, perché aveva un familiare o convivente positivo o era entrato in contatto con un soggetto rivelatosi poi affetto da Covid-19, credendosi opportunamente «coperto», perché in possesso di un certificato medico, rischia nella peggiore delle ipotesi, di vedersi decurtato lo stipendio; più probabile, però, che qualora il Governo non intervenga tempestivamente per il rifinanziamento ad hoc, a farne le spese sarà il datore di lavoro costretto a farsi carico del periodo di quarantena;

   una situazione che, se confermata, rischia di pesare sul destino dei lavoratori e delle imprese e che potrebbe rivelarsi di non poco conto, in considerazione della circostanza che la prossima riapertura delle scuole e della piena attività lavorativa a settembre 2021, rischiano di determinare un'impennata nei contagi;

   uno studio di Unimpresa, che ha quantificato un costo di circa 1.000 euro per dipendente, parla di «salasso» per le aziende: «La quarantena dei dipendenti, non più considerata “malattia” dall'Inps, a causa dell'ennesimo pasticcio normativo, sarà di fatto scaricata sui datori di lavoro», sottolineando che «se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sarà un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per 10 giorni di assenza. Considerando tre settimane di assenza, invece, cioè il periodo più lungo per l'isolamento fiduciario con scarsi sintomi, che corrispondono a 15 giorni lavorativi, la retribuzione mensile potrebbe calare di 950-1.000 euro»;

   anche i sindacati hanno posto la questione, facendo notare che «la mancata equiparazione dei periodi trascorsi in quarantena o sorveglianza fiduciaria a malattia pone seri interrogativi sia su come potranno essere riconosciuti tali periodi di assenza da lavoro per le lavoratrici e i lavoratori che improvvisamente si trovano privi delle tutele che erano previste dalla norma, sia su come sarà assicurata la copertura retributiva e contributiva»;

   l'indennità da quarantena si concretizza in una tutela che prevede l'equiparazione alla malattia dei periodi di assenza dal lavoro dovuti al periodo trascorso, appunto, dal lavoratore dipendente privato in quarantena, a esclusione dei lavoratori iscritti alla gestione separata dell'Inps e di coloro che possono continuare a svolgere le proprie mansioni lavorative in smart working, mediante forme di lavoro alternative alla presenza in ufficio;

   l'Inps ha, infatti, ricordato che è stato fatto obbligo di non superare lo stanziamento di 663,1 milioni di euro, per l'anno 2020, ai fini del riconoscimento dell'indennità previdenziale per l'anno 2020; quindi, prosegue la nota dell'Istituto di previdenza, «salvo eventuali interventi normativi, l'Istituto non potrà procedere a riconoscere la tutela previdenziale per gli eventi riferiti all'anno in corso» –:

   se il Governo sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative normative intenda assumere per rifinanziare il fondo per coprire le quarantene equiparate alla malattia di cui all'articolo 26 del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, dando così prioritaria attenzione ai lavoratori in questo delicato periodo economico e sociale.
(4-10108)