• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10037 (4-10037)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10037presentato daRAMPELLI Fabiotesto diMercoledì 4 agosto 2021, seduta n. 554

   RAMPELLI. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   la vicenda del patrimonio immobiliare pubblico del comune di Roma è sintomatica di un deficit di trasparenza, che, invece di valorizzare i beni dell'amministrazione, li svende eludendo i processi partecipati;

   è di questi giorni la notizia, anticipata da «la Repubblica», secondo la quale l'ex rimessa dell'Atac di Piazza Ragusa è stata venduta ad Amazon, che avrebbe manifestato interesse anche per quelle di Piazza Bainsizza e San Paolo, rispetto alle quali, due anni fa, era stato avviato dalla giunta capitolina un sedicente processo partecipativo per la rigenerazione urbana;

   il tentativo di «rivalorizzazione» delle tre rimesse romane, però, si è rivelato un fallimento; Atac, la municipalizzata dei trasporti del comune di Roma, ha, infatti, messo in vendita il proprio patrimonio immobiliare per far tornare i conti del concordato preventivo, ma tra aste deserte e immobili in rovina, l'unico affare certo è quello del colosso americano di vendite on-line, che si è aggiudicato quale unico partecipante l'ex-rimessa di piazza Ragusa;

   quella di Piazza Ragusa, che aveva una valutazione prudenziale di almeno 14 milioni di euro, sarebbe stata acquistata da Amazon per 10,5 milioni di euro e lo stesso colosso americano avrebbe presentato una manifestazione di interesse anche per altri due immobili di pregio, la rimessa San Paolo e quella di piazza Bainsizza, 19 mila metri quadri a due passi dal centro di Roma;

   secondo fonti interne all'azienda, l'offerta di Amazon si aggirerebbe intorno ai 27 milioni di euro per entrambe le rimesse, un valore più basso di quello di mercato;

   il 30 novembre 2021 il sindaco Raggi aveva certificato, con una memoria di giunta, l'intenzione di rilevare la rimessa in via Tuscolana, l'ex deposito di Piazza Bainsizza ed il parcheggio di via Acilia, «in quanto funzionali alla realizzazione degli obiettivi previsti nel PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile)» e a febbraio 2021 erano stati individuati anche i fondi necessari per coprire l'operazione, attraverso un maxi emendamento al bilancio, approvato in Aula Giulio Cesare;

   l'interesse nei confronti di piazza Bainsizza sarebbe emerso anche dopo che, il 22 aprile 2021, l'asta indetta da Atac per la vendita dell'immobile era andata deserta: proprio il Campidoglio, infatti, aveva comunicato, tanto all'azienda, quanto ai commissari del tribunale, l'intenzione di investire una parte dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che il Governo intende destinare al trasporto romano sulle ex-rimesse Atac, trasformandole in depositi per i futuri bus elettrici;

   nonostante ciò, l'interesse del comune, inspiegabilmente, non si sarebbe concretizzato in un'offerta formale, come dimostrerebbe una lettera inviata nei giorni scorsi dalla direzione dell'azienda al Campidoglio: «Non disponiamo della definitiva versione della deliberazione finalizzata a presentare, entro il prossimo 27 luglio, l'offerta di acquisto da parte di Roma Capitale per gli immobili “Bainsizza” e “Ragusa”»;

   secondo l'interrogante, proprio nei tentennamenti del Campidoglio, si è inserita Amazon che dovrà, comunque, fare i conti con i vincoli architettonici presenti sugli immobili e attendere la necessaria approvazione di una serie di varanti per il cambio di destinazione d'uso dell'edificio;

   se tale procedura dovesse concretizzarsi, si consentirebbe, per la prima volta, al gigante del commercio elettronico di entrare nella città storica con una piattaforma logistica, manifestamente incompatibile con i vincoli e con la vocazione della città, che non dovrebbe prevedere inanimati snodi logistici;

   l'immobile, peraltro, avrebbe potuto essere riconvertito e destinato a molteplici funzioni culturali e sociali a beneficio della cittadinanza –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e di quali informazioni disponga, per quanto di competenza, per fare chiarezza sulla vicenda, con particolare riguardo alle procedure adottate per la vendita del patrimonio immobiliare Atac che risulta sottoposto a vincoli di carattere storico e architettonico; nonché quali immediate iniziative di competenza, anche normative, intenda assumere a salvaguardia del tessuto urbanistico di Roma Capitale.
(4-10037)