• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02435-A/040    premesso che:     il disegno di legge governativo in esame reca una delega al Governo per la modifica del codice di procedura penale, del codice penale e della collegata...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02435-A/040presentato daRAMPELLI Fabiotesto diMartedì 3 agosto 2021, seduta n. 553

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge governativo in esame reca una delega al Governo per la modifica del codice di procedura penale, del codice penale e della collegata legislazione speciale, nonché per la revisione del regime sanzionatorio delle contravvenzioni;
    l'articolo 2, comma 1, ha confermato la sospensione del termine di prescrizione dopo la sentenza di primo grado, sia essa di condanna che di assoluzione, introducendo, l'improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione, individuati rispettivamente in 2 anni per l'appello e un anno per il giudizio di cassazione: la mancata definizione del giudizio entro tali termini comporta la declaratoria di improcedibilità dell'azione penale (commi 2-6);
    per alcune fattispecie di reati di particolare allarme sociale, il termine dei 2 anni in appello e di un anno in Cassazione può essere prorogato, per ragioni inerenti la complessità del giudizio, con successive proroghe, senza limiti di tempo; non è dunque fissato un limite di durata per tali giudizi;
    come denunciato dalle principali associazioni ambientaliste, l'esclusione dal novero di tale categoria di fattispecie delittuose dei reati ambientali, come riformati dalla legge 22 maggio 2015, n. 68, potrebbe comportare la cancellazione di migliaia di procedimenti penali già in corso e «l'Italia rischia di fare un clamoroso passo indietro nella tutela dell'ambiente», ricordando come «Ci sono voluti ventuno anni, da quando pubblicammo il primo Rapporto Ecomafia, per vedere inseriti nel Codice penale i delitti contro l'ambiente, dall'inquinamento al disastro ambientale fino al traffico di rifiuti. Oggi sono possibili inchieste di grande importanza, come quelle sulle 150.000 tonnellate di fanghi contaminati sparsi sui terreni agricoli del Nord Italia o sulle devastazioni causate dalla pesca illegale dei datteri di mare. Ma anche i roghi della Sardegna, se dovesse emergere un'origine dolosa, hanno le dimensioni di un vero e proprio disastro ambientale. Sono tutti reati gravi che richiedono indagini complesse e tempi adeguati»;
    i dati, raccolti ed elaborati dal Ministero della giustizia e pubblicati ogni anno nel Rapporto Ecomafia di Legambiente, per il periodo 2015-2020, indicano 4.636 procedimenti penali avviati dalle procure italiane (di cui 623 archiviati), con 12.733 persone denunciate e 3.989 ordinanze di custodia cautelare emesse,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative, anche di carattere normativo, volte a inserire i reati ambientali tra quelli di particolare complessità, in ragione del numero delle parti o delle imputazioni o del numero o della complessità delle questioni di fatto o di diritto da trattare, di cui al nuovo articolo 344-bis, comma 4, codice di procedura penale;
   a potenziare le strutture tecnico scientifiche delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, che affiancano le forze dell'ordine e la magistratura.
9/2435-A/40. Rampelli, Varchi, Maschio, Mollicone.