• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09988 (4-09988)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09988presentato daBOND Dariotesto diDomenica 1 agosto 2021, seduta n. 551

   BOND, CAON, SANDRA SAVINO e PAOLO RUSSO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   a Taranto, quotidianamente, giungono dalla Grecia circa 1.000 quintali di cozze che vengono reimmerse nelle acque del Mar Grande al fine di rigenerarle con acqua di mare e poterle poi vendere nelle pescherie e nei mercati di Puglia, Campania e Calabria;

   il mare tarantino è diventato una sorta di deposito dei mitili greci;

   il rischio potenziale per la salute dei consumatori andrebbe verificato, eventualmente anche con controlli a campione; inoltre, rappresenta un grave danno per i mitilicoltori tarantini i quali, a causa di queste importazioni, hanno potuto vendere solo il 20 per cento della propria produzione locale di cozze;

   a riprova dei fatti affermati ci sono delle immagini amatoriali girate da un sub nelle acque delle zone di immersione del Mar Grande che testimoniano una presenza abnorme di cozze greche reimmerse per la rigenerazione prima della vendita. La quantità, elevatissima, di mitili reimmersi in mare causa l'intorbidimento delle acque e rappresenta un'occupazione abusiva di demanio marittimo;

   come detto, questo tipo di pratiche non solo potrebbe mettere a rischio la sicurezza alimentare dei consumatori, poiché in passato si sono scoperte partita di cozze greche contaminate dal virus dell'epatite A solo dopo la loro immissione sui mercati italiani, ma con certezza danneggia i produttori italiani che non riescono a vendere la maggior parte della produzione del Mar Piccolo, circa con l'80 per cento, costringendoli a cessare l'attività produttiva;

   si consideri che il mercato dei mitili è soggetto ad una forte concorrenza, anche sleale, e la produzione autoctona di Taranto rischia di scomparire, perché i punti vendita sono letteralmente invasi da cozze greche surrettiziamente indicate come tarantine;

   la produzione di cozze tarantine è antichissima ed esse hanno proprietà organolettiche che le rendono particolarmente gustose, piene e profumate, perché nel Mar Piccolo ci sono oltre trentaquattro sorgenti di acqua dolce, denominate citri, che conferiscono loro particolarissime doti di sapidità. La bassa salinità dona loro, infatti, una condizione idrobiologica ideale per il metabolismo e l'accrescimento. Esse possiedono caratteristiche inconfondibili e uniche al mondo: grandi, di colore biancorosato, caratterizzate dal profumo di iodio e dal gusto pieno e dolce;

   i tempi di produzione richiedono circa quattordici mesi di attesa: a novembre con la preparazione dei cosiddetti letti, delle griglie di corda. A marzo i letti vengono staccati e le cozze ripulite accuratamente. Alla fine di marzo, le cozze vengono stese al sole per eliminare eventuali microbi e si procede con il primo innesto. In estate le cozze di Taranto sono adulte e quindi pronte per la commercializzazione sui mercati nazionali ed esteri;

   una lunga serie di controlli in laboratorio, insieme a fasi monitorate di depurazione e analisi, rende queste cozze tra le più sicure del mondo;

   naturalmente il tipo di pratiche commerciali descritte, importazione e reimmersione in mare di cozze greche, mette in pericolo anche numerosi posti di lavoro per l'oggettiva impossibilità delle aziende di rimanere sul mercato a causa dei minor costi di quelle greche, meno pregiate e non sempre sicure –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere al fine di arrestare il fenomeno in atto e se, in particolare, intenda promuovere, per quanto di competenza, una verifica dei Nas perché possano prelevare campioni di mitili, fare le analisi del caso e adottare le eventuali misure necessarie alla tutela della salute dei consumatori, e assicurare la salvaguardia dell'impiego dei lavoratori del settore e delle imprese ittiche.
(4-09988)