• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02767 VERDUCCI, PITTELLA, D'ALFONSO, D'ARIENZO, MANCA - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: l'Azienda ITM - Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, in provincia di Ancona,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02767 presentata da FRANCESCO VERDUCCI
giovedì 29 luglio 2021, seduta n.353

VERDUCCI, PITTELLA, D'ALFONSO, D'ARIENZO, MANCA - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

l'Azienda ITM - Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, in provincia di Ancona, rappresenta un importante marchio nella produzione e distribuzione delle sigarette sull'intero territorio;

l'attività della Manifattura di lavorazione del tabacco di Chiaravalle ha un grande retaggio sociale e storico e risale al 1759;

oggi conta circa 120 lavoratori interni; inoltre, tra servizi e forniture, la società presenta un indotto di oltre 50 unità, una parte delle quali è collegata a processi di innovazione informatica per eseguire le procedure di tracciamento imposte dalla normativa;

da qualche anno l'azienda sta affrontando molteplici criticità connesse ad una non adeguata politica fiscale, che si ripercuote negativamente sull'azienda stessa e sui lavoratori impiegati. Con la legge 30 dicembre 2018, n. 145 è stato modificato l'articolo 39-octies del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 e si è introdotto un metodo di aggiornamento automatico dell'onere fiscale minimo, secondo il quale il calcolo di tale onere è stato ancorato automaticamente al cosiddetto "PMP-sigarette", ossia al prezzo medio ponderato di vendita per chilogrammo convenzionale, determinato annualmente entro il primo marzo dell'anno solare successivo sulla base del rapporto tra il valore totale delle sigarette immesse in consumo nell'anno solare precedente e la quantità totale delle medesime sigarette;

il suddetto metodo di fiscalizzazione minima ha dato luogo a gravi disparità di trattamento fiscale, in quanto, anziché essere annualmente predeterminato per via amministrativa in modo da salvaguardare la sostenibilità dei prezzi di vendita delle sigarette, viene automaticamente ancorato al PMP-sigarette;

di fatto, l'importo dell'onere fiscale minimo è stato automaticamente legato alla variazione dei prezzi totali di vendita delle sigarette, causato dagli stessi competitors presenti nel mercato di riferimento;

tale disarmonia ha comportato la riduzione della competitività dei prodotti tradizionali italiani del tabacco (sigarette) nei confronti dei nuovi prodotti a tabacco riscaldato e ha danneggiato economicamente la società ITM - Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, laddove ne è risultato accresciuto il prezzo minimo delle sigarette a vantaggio di coloro che già usufruivano di una aliquota favorevole;

la normativa introdotta ha così agevolato i grandi produttori, dando luogo ad un innalzamento dei prezzi relativi ai prodotti che erano a basso prezzo fino ad avvicinarsi o a raggiungere la soglia dei loro concorrenti venduti a maggior prezzo, determinando una possibile violazione della concorrenza leale a danno della società ITM - Manifattura Tabacchi di Chiaravalle; inoltre, nel biennio 2020-2021 l'aumento è stato complessivamente di euro 12,33/Kg, pari ad oltre il 60 per cento della quota fornitore e quindi del fatturato dell'azienda ITM, mentre le sigarette in vendita ad un prezzo superiore a euro 5,00 hanno subito un aumento complessivo di appena euro 1,86/Kg; questa situazione ha fatto sì che la società ITM - Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, che ha marchi venduti a prezzi minori, sia soggetta non solo ad un aumento molto più alto, ma si veda decurtata la "quota fornitore" in misura insostenibile fin dal momento di pubblicazione delle tabelle di ripartizione emesse con provvedimento del Direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli, così che, in violazione della parità di condizioni di mercato, i grandi produttori possono tranquillamente decidere di alzare il prezzo data l'esigua maggiorazione, oppure assorbirlo;

tale facoltà di scelta offre un indubbio vantaggio competitivo alle aziende più forti, le quali, per altro, subiscono l'aggravio dell'accisa solo al momento della loro decisione di aumentare il prezzo e, qualora decidessero di farlo, potrebbero anche godere di un aumento delle marginalità e quindi degli utili;

considerato che:

la legge 30 dicembre 2018, n. 145 avrebbe dovuto garantire "interventi bilanciati atti, tra l'altro, a evitare un eccessivo incremento dei prezzi di vendita dei prodotti, arginare la contrazione dei consumi nel mercato legale a favore di quello illecito e, nel contempo, salvaguardare la competitività sul mercato stesso" è evidente come tale scopo non sia stato raggiunto, anzi si sia prodotta una manovra assolutamente asimmetrica e sproporzionata tra le diverse classi di appartenenza in palese contrasto con quanto, sia il Governo, sia l'Agenzia dei Monopoli avevano più volte affermato in merito alla volontà di non aggravare il settore delle sigarette, anche per non vanificare quanto disposto nei confronti dei prodotti a tabacco riscaldato;

la Manifattura Tabacchi di Chiaravalle è stata così pesantemente danneggiata dalle misure introdotte e, mentre nel 2020 ha subìto soltanto una riduzione della crescita delle sue vendite, limitata dal fatto che quasi tutti i concorrenti avevano discrezionalmente aumentato i propri prezzi al consumo, nel corrente anno 2021 ha accusato una inversione di rotta dei propri trend di crescita che hanno cominciato a scendere,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda adottare misure specifiche, a partire dalla legge di bilancio, al fine di riequilibrare il mercato della produzione e distribuzione delle sigarette e dei tabacchi, così da regolare la concorrenza, in modo da non pregiudicare le piccole e medie aziende italiane produttrici;

quali iniziative intenda prevedere per consentire l'applicazione di un'equa tassazione tra le imprese del settore.

(3-02767)