• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/DOC.VIII,N ...    premesso che:     l'esperienza dello smart-working emergenziale durante la pandemia ha consentito alla Camera di continuare a disporre da remoto di quote rilevanti del proprio...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/Doc. VIII, n. 8/033presentato daPASTORINO Lucatesto diGiovedì 29 luglio 2021, seduta n. 550

   La Camera,
   premesso che:
    l'esperienza dello smart-working emergenziale durante la pandemia ha consentito alla Camera di continuare a disporre da remoto di quote rilevanti del proprio personale e di restare in tal modo pienamente operativa in una fase in cui l'Istituzione parlamentare è stata ripetutamente chiamata ad esercitare, in tempi ristretti e in inedite condizioni di distanziamento sociale e protezione sanitaria, le proprie fondamentali funzioni legislative e di controllo sull'operato del Governo;
    il mantenimento di elevati livelli di produttività del personale anche in regime di lavoro agile emergenziale segnala l'opportunità, sulla base delle tendenze ormai irreversibilmente in atto in tutto il mondo del lavoro pubblico e privato a livello globale, di cogliere senza indugi l'occasione per un profondo ripensamento delle modalità organizzative della prestazione lavorativa che sia ispirato a princìpi di flessibilità, valorizzazione della cultura del risultato in luogo di quella del mero presidio e maggiore attenzione alle esigenze di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita e cura familiare, anche nell'ottica di una coerente e consapevole introduzione nei luoghi di lavoro di strumenti e modelli organizzativi maggiormente in grado di favorire un effettivo inveramento del principio di parità di genere;
    al di là delle situazioni emergenziali, il lavoro agile può rappresentare un efficace strumento di innovazione e semplificazione dei processi amministrativi, di incentivo alla digitalizzazione delle attività e di contenimento dei costi amministrativi, consentendo tra l'altro di razionalizzare e ridurre l'uso degli spazi, di rimodulare al ribasso i contratti di fornitura di beni e servizi e di alleggerire le esigenze di mobilità, con beneficio anche per l'intera collettività e per l'ambiente, con particolare riferimento alle azioni di mitigazione del cambiamento climatico;
    nel settore pubblico, il decreto-legge n. 52 del 2021 ha prorogato il lavoro agile fino alla definizione della sua disciplina nei contratti collettivi, ove previsti, e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, sopprimendo le percentuali minime precedentemente previste ma confermando la possibilità per le singole amministrazioni di avvalersene entro quote autonomamente stabilite e comunque non inferiori a regime al 15 per cento;
    la proroga al 31 dicembre 2021 del lavoro agile nella pubblica amministrazione prelude a una sua compiuta regolamentazione nei contratti collettivi, ponendosi in una linea di continuità con le esperienze fin qui maturate durante il periodo emergenziale;
    analogamente a quanto sta accadendo nella pubblica amministrazione, anche la Camera dei deputati dovrebbe avvertire l'esigenza di non disperdere i benefici e le potenzialità offerte da modelli di lavoro ibrido che affianchino momenti di presenza in sede – necessari soprattutto in concomitanza con lo svolgimento dei lavori parlamentari – con momenti di svolgimento della prestazione lavorativa da remoto quando tale modalità appaia percorribile senza che sia arrecato alcun pregiudizio all'efficienza e alla tempestività dei processi di lavoro e alla generale funzionalità dell'amministrazione, molte delle cui attività peraltro – in particolare nei servizi del settore della documentazione e in quelli del settore amministrativo – sono già pienamente eseguibili da remoto per mezzo di strumenti e piattaforme digitali;
    l'adozione da parte della Camera di forme di lavoro flessibile e da remoto, modulate in relazione alle funzioni svolte dalle singole strutture amministrative, appare misura ragionevole e lungimirante anche nell'imminenza dell'ingresso alla Camera di un numero consistente di nuovi dipendenti la cui presenza in servizio potrà consentire una migliore distribuzione dei carichi di lavoro e lo svolgimento, secondo criteri di rotazione, delle prestazioni lavorative da remoto senza che ciò pregiudichi in alcun modo la necessità di mantenere su base giornaliera adeguate quote di dipendenti in presenza e, più in generale, la piena funzionalità dell'Amministrazione,

invita, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a valutare l'opportunità di svolgere, secondo le procedure contrattuali previste dalla normativa vigente, un confronto con le organizzazioni sindacali volto a valutare forme di prestazione lavorativa da remoto dei dipendenti della Camera, secondo gli indirizzi approvati nella riunione del 21 luglio 2021 dall'Ufficio di Presidenza, che tengano conto dell'evoluzione in corso della normativa esterna in materia e che siano compatibili con la necessaria flessibilità della prestazione di lavoro dei dipendenti medesimi al servizio dell'Istituzione parlamentare.
9/Doc. VIII, n. 8/33. (Testo modificato nel corso della seduta) Pastorino.