• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/06542 (5-06542)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06542presentato daCECCANTI Stefanotesto diGiovedì 29 luglio 2021, seduta n. 550

   CECCANTI, SIANI, CIAMPI e PEZZOPANE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Centro studi sulla libertà di religione credo e coscienza (Lirec) segnala che alcune categorie di persone sarebbero ancora escluse dalle prenotazioni per la vaccinazione anti COVID-19. In particolare, si tratterebbe di cittadini comunitari in condizione di irregolarità amministrativa, di richiedenti asilo che ancora non hanno potuto accedere al servizio pubblico, di soggetti apolidi, nonché di soggetti socialmente fragili, di senza dimora, di coloro che vivono in insediamenti informali o comunque di chi non ha un medico di base o ha difficoltà di accesso al servizio sanitario nazionale. A queste categorie si aggiungono le persone che hanno intrapreso il procedimento di regolarizzazione, tra cui caregiver di persone fragili, che, nonostante la circolare del Ministero della salute del 14 luglio 2020 chiarisca senza ombra di dubbio il loro diritto/dovere di iscrizione al servizio sanitario nazionale, non riescono di fatto ad iscriversi e dunque ad accedere alla registrazione telematica per il vaccino, poiché il codice fiscale provvisorio rilasciato dall'Inps, non essendo alfanumerico, non viene riconosciuto dal sistema informatico;

   in particolare, il Lirec segnala la sua preoccupazione per l'ordinanza n. 7/2021 del commissario straordinario per l'emergenza COVID-19, che all'articolo 1 fornisce disposizioni riguardo alla «Somministrazione dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2 a individui non iscritti al servizio sanitario nazionale», e, nell'elencare le categorie di soggetti non iscritti al servizio sanitario nazionale ammessi alla somministrazione del vaccino anti Sars-CoV-2, non fa riferimento ad alcuna delle categorie sopra menzionate;

   ciò rappresenta un pericolo non solo per le categorie escluse ma anche per la comunità nel suo complesso ai fini di una lotta efficace contro la diffusione della pandemia –:

   se i fatti riportati in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative intenda adottare, anche con il diretto coinvolgimento delle comunità di immigrati e di mediatori culturali, per superare tali difficoltà e consentire effettivamente la vaccinazione a tutti coloro che si trovano sul territorio nazionale, pur non avendo documenti quali tessera sanitaria, documento di identità o codice fiscale, anche valutando l'opportunità di adottare iniziative normative che possano consentire, ai portali telematici in uso nelle diverse regioni, la prenotazione telematica per tali soggetti, al fine di evitare che farragini burocratiche vanifichino la necessità di dare urgente risposta a un'istanza di salute pubblica globale e comunitaria.
(5-06542)