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Atto a cui si riferisce:
S.1/00408 premesso che nelle ultime settimane, a Cuba, si sono accese le proteste di massa contro la carenza di cibo e i prezzi alti, la mancanza di medicinali e di energia elettrica e contro la cattiva...



Atto Senato

Mozione 1-00408 presentata da ENRICO AIMI
mercoledì 28 luglio 2021, seduta n.352

AIMI, CANGINI, FERRO, RIZZOTTI, MALLEGNI, GIRO, GASPARRI, SICLARI, PAGANO, BERARDI, GALLONE, PAPATHEU, DAL MAS, CALIGIURI, BINETTI, PEROSINO, TIRABOSCHI, BARBONI, MINUTO, VITALI - Il Senato,

premesso che nelle ultime settimane, a Cuba, si sono accese le proteste di massa contro la carenza di cibo e i prezzi alti, la mancanza di medicinali e di energia elettrica e contro la cattiva gestione della pandemia: tutte circostanze che stanno facendo precipitare il Paese in una situazione oltremodo negativa sotto il profilo economico e sociale. L'11 luglio scorso si è svolta una delle più grandi manifestazioni promosse contro il regime comunista a seguito della quale decine e decine di persone sono state arrestate. Sono stati inoltre segnalati centinaia di feriti, perquisizioni della Polizia e numerose violenze. Ad essere arrestata è stata anche la corrispondente del giornale spagnolo "Abc" a L'Avana, Camila Acosta, che pare sia accusata di "reati contro la sicurezza dello Stato" per il solo fatto di aver seguito, per conto del giornale, la protesta di massa;

considerato che:

a scendere in strada sono stati in particolare i giovani; nonostante i tentativi del Governo cubano di bloccare le immagini che arrivavano dal Paese, sono trapelate foto della popolazione in estrema difficoltà, con file lunghissime per assicurarsi i generi di prima necessità. La crisi economica sta mettendo in ginocchio l'intera popolazione;

la situazione si è ulteriormente aggravata a causa della pandemia: il turismo, che era fonte importantissima e imprescindibile di reddito, si è praticamente azzerato;

ad aggravare la situazione, anche sul piano diplomatico, sono le dichiarazioni del presidente Miguel Diaz-Canel, che ha pubblicamente accusato gli Stati Uniti di aver assoldato "mercenari" allo scopo preciso di destabilizzare il Paese;

preso atto che:

le manifestazioni di queste settimane a Cuba dimostrano chiaramente che c'è voglia di libertà e di democrazia: il Governo italiano e la comunità internazionale hanno pertanto il dovere di far sentire forte e chiara la propria voce contro gli arresti arbitrari e i soprusi di un regime comunista, che non può continuare a ledere in questo modo i diritti umani;

il documento europeo contenente la posizione comune 96/697/PESC, nota come posizione comune europea su Cuba, assunta il 2 dicembre 2006, auspica per questo Paese un processo di transizione pacifica verso una democrazia pluralista e si pone quale obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione cubana. A tal fine il documento individua una serie di impegni a carico dell'Unione europea, tra cui l'intensificazione del dialogo con le autorità e la società cubana, il richiamo alla responsabilità delle autorità cubane sul fronte dei diritti umani e la disponibilità a fornire aiuti umanitari e a portare avanti operazioni di supporto economico;

il 10 giugno 2021 il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sui diritti umani e la situazione politica a Cuba, con la quale ha fermamente condannato la presenza di prigionieri politici, riconoscendo il diritto del popolo cubano a chiedere la democraticizzazione del proprio Paese. Con il medesimo documento ha altresì invitato il SEAE (Servizio europeo per l'azione esterna) a insistere, affinché le autorità cubane rispettino gli obblighi vincolanti stabiliti nell'accordo di dialogo politico e di cooperazione tra la UE e Cuba,

impegna il Governo:

1) a manifestare pubblicamente la propria solidarietà nei confronti del popolo cubano;

2) ad adottare ogni iniziativa opportuna, di carattere diplomatico, interessando anche il SEAE, per soccorrere e supportare la popolazione cubana in questo momento di grandissima difficoltà sotto il profilo sociale ed economico;

3) a convocare l'ambasciatore di Cuba a Roma affinché si apra una via diplomatica per la liberazione dei prigionieri politici, affinché sia garantita la libertà di manifestare e sia avviato un pacifico processo di democraticizzazione del Paese stesso.

(1-00408)