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Atto a cui si riferisce:
C.5/06526 (5-06526)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06526

  Grazie Presidente, Grazie Onorevoli!
  Il Governo è consapevole delle gravissime difficoltà che anche il settore dei locali da ballo ha affrontato e sta affrontando a seguito della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2.
  Per reagire a questa situazione e sostenere il sistema produttivo nazionale, è stato seguito un approccio binario: da un lato, si è provveduto ad accelerare il piano delle vaccinazioni; dall'altro, sono state predisposte misure di ristoro e sostegno. Infatti, le riaperture sono direttamente collegate all'andamento del piano vaccinale e della curva dei contagi.
  Occorre specificare, tuttavia, che le disposizioni normative per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali (le quali hanno confermato che restassero sospese le attività in sale da ballo, discoteche e locali assimilati), sono state adottate tenendo conto delle valutazioni del Comitato tecnico-scientifico, del Commissario straordinario e del Ministero della Salute, in base alla nuove evidenze scientifiche e alla situazione epidemiologica.
  Al fine di compensare le perdite subite da questo settore economico, l'articolo 11 del decreto-legge n. 105 del 2021 ha disposto che una quota, pari a 20 milioni di euro del «Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse», venisse destinata in via prioritaria proprio alle attività rimaste escluse dalle riaperture.
  Tale fondo è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, con l'articolo 2 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 (decreto Sostegni bis), con una dotazione di euro 140.000.000,00 per l'anno 2021.
  L'articolo 2, comma 2, del suddetto decreto-legge n. 73 del 2021 prevede che i soggetti beneficiari della misura, l'ammontare dell'aiuto e le modalità di erogazione, tali da garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni, vengano determinati – tenendo conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici nonché dei contributi a fondo perduto concessi ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, e dell'articolo 1 del medesimo decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 – con decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro 30 giorni dalla data in vigore dello stesso decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
  I successivi commi 3 e 4 del medesimo decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, prescrivono, rispettivamente, che i contributi siano concessi nel rispetto della comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19» e successive modificazioni e che alla copertura degli oneri si provveda ai sensi dell'articolo 77 dello stesso decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
  In ottemperanza alla suddetta previsione, il Ministero dello sviluppo economico ha tempestivamente predisposto lo schema di decreto attuativo che determina i beneficiari della misura, l'ammontare dell'aiuto e le modalità di erogazione di tale Fondo, avviando la prevista fase di concertazione con il Ministero dell'economia e delle finanze.
  Ultimata la fase di concertazione, si procederà alla notifica dello schema di decreto alla Commissione europea e, una volta intervenuta l'approvazione da parte della predetta Commissione, alla firma del decreto.
  Per quanto attiene, invece, alla modalità attuativa della misura, in analogia con le precedenti misure di ristoro e di sostegno già adottate, nonché con l'ultima misura di sostegno prevista dall'articolo 1 («Contributo a fondo perduto») del decreto Sostegni bis, si conferma il ricorso a un sistema di accoglienza delle istanze e di successiva erogazione delle risorse caratterizzato da un notevole livello di automatismo, nell'ottica della massima semplificazione procedurale, con l'obiettivo di garantire la più celere attuazione dei pagamenti ai beneficiari.
  In conclusione, si ribadisce il costante impegno del Governo a mettere in atto tutti gli interventi necessari perché sia garantita l'apertura in sicurezza delle attività, fornendo al contempo indennizzi e ristori adeguati alle attività stesse per le perdite subite a causa della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus.