• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06505 (5-06505)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06505presentato daLOVECCHIO Giorgiotesto diMartedì 27 luglio 2021, seduta n. 548

   LOVECCHIO. — Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 11 della Costituzione sancisce che «l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo»;

   da notizie di stampa del 6 giugno 2021, riportate dalla testata «Times of Israel» si apprenderebbe che nello stesso giorno sarebbe partita, dalla base militare di Amendola, l'operazione militare denominata «Falcon Strike 21», un'esercitazione congiunta con gli aerei di Italia, Regno Unito e Israele e avallata dagli Usa. Sempre il «Times of Israel» spiegherebbe che i sei F-35 dell'aeronautica israeliana, giunti in Italia già nei primi giorni di giugno, avrebbero dovuto svolgere esercitazioni sino al 15 giugno 2021;

   secondo quanto ripreso da testate giornalistiche italiane relativamente a dichiarazioni di un ufficiale dell'aeronautica israeliano, si apprenderebbe che «si tratta della più grande e più lontana esercitazione a cui hanno mai preso parte questi nostri velivoli». «Nonostante l'obiettivo ufficiale dell'esercitazione sia quello di migliorare le capacità complessive del velivolo F-35, l'alto ufficiale dell'aeronautica ha riconosciuto che, in parte, essa è stata destinata a preparare i piloti israeliani all'uso dei cacciabombardieri contro le forze iraniane». «L'Iran è il nostro obiettivo. Sebbene gli F-35 israeliani abbiano preso parte a esercitazioni internazionali in passato, questa sarà la prima volta che il velivolo volerà insieme agli F-35 di altri tre paesi»;

   si apprenderebbe inoltre che, oltre ai nuovi caccia di Lockheed Martin, a «Falcon Strike 21» avrebbero preso parte i cacciabombardieri F-16 Usa, un aereo-spia Gulfstream «Etam» e due aerei da rifornimento Boeing «Re'em» dell'aeronautica israeliana, due velivoli-tanker KC767 e HC130 e un velivolo da ricognizione Gulfstream «Eitam» dell'Aeronautica italiana e l'aereo da rifornimento britannico Voyager A330;

   nella spiegazione dell'ufficiale israeliano, che illustrerebbe le operazioni dell'esercitazione, sarebbero state impiegate la portaerei britannica HMS Queen Elizabeth, che proprio il 6 luglio 2021 avrebbe attraversato lo stretto di Messina per raggiungere lo Ionio meridionale, scortata da quattro navi da guerra britanniche e dal cacciatorpediniere lanciamissili «Andrea Doria» della Marina italiana, oltre ad essere impiegate un gran numero di batterie di missili terra-aria che sarebbero state utilizzate contro i caccia F-35;

   la notizia sarebbe stata ripresa, oltre che da alcune testate italiane, anche dal «The Jerusalem Post», specificando l'identità dei reparti israeliani impiegati, il 140th Squadron dell'Aeronautica con gli F-35, il 116th Squadron con gli F-16A/B, il 122nd Squadron con l'aereo d'intelligence Gulfstream G550 e il 120th Squadron con i due aerei tanker. «L'aeronautica militare israeliana ha ricevuto i primi cacciabombardieri F-35 nel dicembre 2016 e, ad oggi, conta su 27 velivoli di questo tipo», scrive il quotidiano di Gerusalemme. «Altri 23 caccia saranno consegnati entro il 2024, completando così l'ordine dell'IDF di 50 velivoli, anche se gli ufficiali israeliani contano di acquistarne ancora altri»;

   infine, sarebbe stata pubblicata sul sito Desk aeronautico, specializzato nel fornire informazioni sulle limitazioni del traffico aereo in Italia in caso di esercitazioni militari, una mappa con le aree utilizzate per l'operazione «Falcon Strike 21» che evidenzierebbe i due corridoi Poseidon e Brown, collegati con le aree delle operazioni alla base militare di Amendola. Per mezzo Notam A3569/21 sarebbe stata istituita una zona dal suolo a FL350, in cui sarebbe stato possibile riscontrare la poco affidabilità del segnale GPS per attività di jamming;

   dato l'ampio spettro operativo off-limit proprio nel Golfo di Taranto, è più che probabile che per l'esercitazione sia stata impiegata anche la portaerei italiana «Cavour», testata nei mesi scorsi in Virginia, per la fase degli atterraggi e dei decolli degli F-35 –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;

   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno adottare precise iniziative di competenza affinché per le nostre Forze Armate siano da escludersi esercitazioni congiunte con Paesi non Nato che stiano conducendo attività belliche o che minaccino di condurre attività belliche contro altri Paesi della comunità internazionale.
(5-06505)