Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/06509 (5-06509)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06509presentato daPEZZOPANE Stefaniatesto diMartedì 27 luglio 2021, seduta n. 548
PEZZOPANE, SANI, BRAGA, BURATTI, MORASSUT, MORGONI, PELLICANI e ROTTA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
il 30 marzo 2017 la società Terra Energy Srl ha presentato istanza alla regione Toscana per la realizzazione di quattro pozzi esplorativi geotermici nel territorio comunale di Scansano (provincia di Grosseto);
il 15 febbraio 2021 la giunta della regione Toscana ha approvato le delibere per la compatibilità ambientale relativamente ai progetti di realizzazione di tali pozzi;
tali delibere stanno allarmando le popolazioni locali (già organizzate in Comitati), preoccupate per le ricadute negative in termini ambientali, paesaggistici e relativi alla salute pubblica di tali interventi, anche in considerazione di un territorio, quello di Scansano, a vocazione agricola e turistica;
i progetti della società Terra Energy Srl sembrerebbero prevedere perforazioni dal costo di 12 milioni di euro ciascuno, su un ettaro di cantiere e con trivellazioni profonde 3.500 metri (due verticali e due deviati);
non sarebbe, inoltre previsto alcun ripristino ambientale dei luoghi interessati; la società avrebbe infatti reso noto che le postazioni non verranno in ogni caso smantellate, prefigurando quindi la futura realizzazione di centrali geotermiche;
porrebbero seri dubbi anche le caratteristiche della società che realizzerà le perforazioni (una società a responsabilità limitata con capitale sociale di 10 mila euro) e quindi sulla successiva potenziale capacità di gestione dei fluidi geotermici;
la regione Toscana ha riconosciuto con apposita legge il territorio di Scansano non idoneo proprio alla geotermia. Tale legge regionale sulle Ani (aree non idonee alla geotermia) è stata però impugnata dal precedente Governo nella seduta del Consiglio dei ministri del 10 settembre 2020. Su tale provvedimento deve ora pronunciarsi la Corte costituzionale;
c'è quindi il rischio che, qualora le Ani non fossero confermate, gli attuali permessi minerari concessi potrebbero promuovere anche indirettamente speculazioni private ai danni del territorio di Scansano, del lavoro e degli investimenti fatti e che in questi anni hanno creato e visto crescere una realtà fatta di prodotti di eccellenza, e di turismo ecologico e rispettoso dell'ambiente;
il 7 aprile 2021 sono stati depositati quattro ricorsi al Tar per bloccare i permessi minerari deliberati dalla regione Toscana –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per tutelare le ricchezze ambientali e paesaggistiche, le vocazioni territoriali agricole, enogastronomiche e turistiche e gli investimenti fatti fino ad oggi dal tessuto imprenditoriale nell'area di cui in premessa, che potrebbero risultare compromessi dalle attività estrattive in questione.
(5-06509)