• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06513 (5-06513)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06513presentato daBADOLE Mircotesto diMartedì 27 luglio 2021, seduta n. 548

   BADOLE, VALBUSA, VALLOTTO, LUCCHINI, BENVENUTO, DARA, D'ERAMO, EVA LORENZONI, PATASSINI e RAFFAELLI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   i recenti e gravissimi episodi di maltempo e dissesto idrogeologico verificatisi in Veneto e in tutto il nord Italia rendono indispensabile e urgente una riflessione sulla corretta gestione e manutenzione del territorio, affinché simili situazioni non si ripetano più;

   com'è noto il territorio italiano presenta caratteristiche di elevato rischio idrogeologico, anche a causa dei processi di antropizzazione che, inevitabilmente, hanno danneggiato il naturale equilibrio degli ecosistemi;

   alcune delle cause che hanno contribuito nel tempo a peggiorare il rischio idrogeologico del nostro Paese sono ascrivibili alla mancata manutenzione dei fiumi, al disboscamento e a ogni azione contraria al rispetto del territorio;

   per ridurre il rischio che si verifichino fenomeni franosi e alluvionali non bisogna agire nell'emergenza, ma è estremamente importante gestire il territorio in modo corretto, attraverso un'attenta pianificazione ambientale organica e strutturale che tenga in considerazione il cambiamento climatico in atto e soprattutto che preveda una sistematica manutenzione delle sezioni fluviali dei nostri fiumi e torrenti;

   il Veneto ricade tra le regioni con i valori più elevati di superficie a pericolosità idraulica media, dove spazi e distanze concessi al reticolo idrografico sono per lo più assai modesti e rendono il Veneto particolarmente esposto ad eventi alluvionali;

   la regione Veneto ha individuato otto opere indispensabili e prioritarie contro il dissesto idrogeologico:

    adeguamento arginature di difesa idraulica della costa veneta, anche con rialzi arginali contro i fenomeni di maree eccezionali;

    ripristino operatività idraulica fiumi Piave-Cordevole con interventi sui margini e valorizzazione green way Piave;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione criticità dei corpi arginali, fiume Agno Guà Fratta Gorzone;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità dei corpi arginali fiume Brenta e torrente Muson;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità fiumi Adige, Alpone, Diasi e Negrar;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità fiumi Astico, Bacchigliene e ricalibratura tratto terminale alla portata di 600 mc/s;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità fiumi Lemene e Livenza;

    sistemazione del fiume Piave e interventi sull'alveo e sugli argini nel tratto di pianura;

   occorre intervenire urgentemente almeno per i primi lotti di tali opere –:

   se il Ministro interrogato non intenda considerare le sopra citate opere nell'ambito del finanziamento degli interventi contro il dissesto idrogeologico previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche per tenere conto dell'apporto regionale per stabilire le priorità nel Veneto, come nel resto del nostro Paese.
(5-06513)