• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03146-AR/0 ...    premesso che:     il Titolo I del decreto-legge n. 77 del 2021 annovera misure anche per la transizione ecologica. In particolare, all'articolo 18 (Opere e infrastrutture...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03146-AR/002presentato daDE GIORGI Rosalbatesto diVenerdì 23 luglio 2021, seduta n. 546

   La Camera,
   premesso che:
    il Titolo I del decreto-legge n. 77 del 2021 annovera misure anche per la transizione ecologica. In particolare, all'articolo 18 (Opere e infrastrutture strategiche per la realizzazione del PNRR e del PNIEC) prevede che le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari alla realizzazione dei progetti strategici per la transizione energetica del Paese inclusi nel PNRR e al raggiungimento degli obiettivi fissati nel PNIEC e le opere connesse a tali attività costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti;
    l'area della città di Taranto è caratterizzata dalla presenza dello stabilimento siderurgico ex Uva le cui emissioni inquinanti (capaci di apportare effetti negativi non solo alla salute, ma pure al clima) sono state al centro di recenti ed importanti decisioni da parte della magistratura;
    la necessità di adeguare gli impianti dello stabilimento in questione ad una produzione di acciaio maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale è stata più volte rimarcata sia da esponenti dell'attuale Governo, sia da rappresentanti delle forze politiche nazionali;
    l'obiettivo del Governo, dopo che lo Stato italiano è divenuto cogestore del siderurgico ex Ilva, oggi denominato «Acciaierie d'Italia», a seguito di un accordo siglato nel dicembre del 2020, è quello di avviare la cosiddetta «transizione ecologica» procedendo alla decarbonizzazione dello stabilimento e all'utilizzo di tecnologie alternative per la produzione di acciaio;
    produrre acciaio da altoforno determina il rilascio di 2 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di prodotto, che potrebbero essere ridotte a 7/800 chili con il forno elettrico e, in prospettiva, portate a livelli molto più bassi con l'utilizzo di gas ed idrogeno. Ma, a fronte di questo scenario, va precisato che i tempi per la realizzazione delle tecnologie necessarie per dare vita alla transizione non saranno brevi, come del resto viene riconosciuto anche a livello governativo;
    l'esigenza di attuare progetti strategici per rendere il più veloce possibile la transizione energetica del Paese è divenuta ineludibile anche perché l'area della città di Taranto, già massivamente provata dalle conseguenze delle cosiddette «esternalità negative della Grande industria», non può continuare ad attendere risposte che, tardano ad arrivare;
    il Governo ha tenuto a precisare che lo stabilimento siderurgico di Taranto è fondamentale per la produzione dell'acciaio e che questa debba essere realizzata in un impianto il «più verde possibile», di conseguenza non dovrebbero esserci ostacoli nell'individuare nel territorio tarantino la sede naturale per realizzare opere, impianti e infrastrutture non impattanti sull'ambiente e necessari alla realizzazione dei progetti strategici per la transizione energetica del Paese,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, di adeguate risorse economiche, di prevedere nell'area della città di Taranto e nel territorio limitrofo la localizzazione di un centro di ricerca e di studi idoneo a realizzare la transizione ecologica dello stabilimento siderurgico dell'ex Ilva, nonché, tenendo conto degli obiettivi fissati dal PNIEC, a valutare l'impatto ambientale sulla realizzazione di opere, impianti ed infrastrutture che devono essere completati o iniziati nel Meridione, nonché all'attuazione, per la transizione ecologica del Paese, dei progetti strategici inclusi nel PNRR a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini italiani e, soprattutto, degli abitanti di Taranto e zone limitrofe.
9/3146-AR/2. (Testo modificato nel corso della seduta) De Giorgi.