• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06470 (5-06470)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06470presentato daEHM Yana Chiaratesto diMercoledì 21 luglio 2021, seduta n. 544

   EHM, SIRAGUSA, SPESSOTTO, SARLI, TESTAMENTO, MASSIMO ENRICO BARONI, MENGA e SURIANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   Ikram Nazih, giovane donna nata nel 1998 in Italia a Vimercate e cresciuta in Brianza da genitori marocchini e studentessa di giurisprudenza a Marsiglia, il 20 giugno 2021 è stata bloccata in Marocco dalla polizia aeroportuale e trasferita nel carcere di Oudaya a Marrakech, dopo essere atterrata a Rabat per raggiungere la famiglia per prendere parte al consueto rito religioso del «Sacrificio» del 21 luglio;

   Ikram Nazih una volta atterrata e fermata per i consueti accertamenti avrebbe mostrato alla polizia il solo passaporto marocchino senza annunciare la sua doppia cittadinanza. Tale atto parrebbe aver comprovato la sola cittadinanza marocchina così come pure trascritto dalle autorità aeroportuali;

   l'accusa mossa verso la donna da un'associazione a carattere religioso («Ha offeso l'Islam con una vignetta»: «23enne italo-marocchina arrestata a Rabat e condannata a tre anni», Il Fatto Quotidiano, 1° luglio 2021) sarebbe di «vilipendio alla religione» da attribuirsi alla pubblicazione di un post su Facebook risalente al 2019, subito cancellato, in cui sarebbe stato satirizzato, in una vignetta il versetto coranico «Kautar» in cui si obbligano i musulmani al sacrificio, come «versetto del whiskey»;

   il 28 giugno 2021 è stata pronunciata la condanna definitiva di «offesa pubblica all'Islam» per la giovane, condannata a tre anni e mezzo e al pagamento di 50 mila dirham di multa (circa 4.800 euro);

   va tenuto conto della doppia cittadinanza italo-marocchina della ragazza provvista di doppio passaporto e del fatto che la ragazza può considerarsi non solo di origini marocchine poiché nata e cresciuta all'estero, in Italia;

   si apprende da fonti di stampa che l'ambasciata italiana in Marocco stia seguendo da vicino il caso, e che sia stata avanzata la richiesta per una visita consolare nel penitenziario –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda promuovere per la tutela della nostra connazionale.
(5-06470)