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Atto a cui si riferisce:
C.5/06144 (5-06144)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-06144

  In merito al tema affrontato dall'interrogante, va innanzitutto evidenziato che il personale militare italiano impiegato nell'ambito della Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia (Miasit), a premessa dell'immissione in Teatro Operativo, necessita di un apposito visto di cortesia sul passaporto di servizio, rilasciato dall'Ambasciata libica a Roma.
  Unica eccezione, al riguardo, è rappresentata dal personale impiegato a Tripoli, per il quale il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha previsto il rilascio del passaporto diplomatico con notifica nella lista diplomatica dell'Ambasciata d'Italia a Tripoli.
  La procedura di rilascio visti, stabilita da parte libica, è subordinata a un'autorizzazione rilasciata dal Ministro della difesa della nazione ospitante (al momento, la carica è rivestita, ad interim, dal Primo Ministro del Governo di Unità nazionale, insediatosi il 16 marzo scorso).
  In tale quadro, rappresento che, a partire dal 10 marzo 2021 e fino allo scorso 21 giugno, il processo di rilascio dei visti si è temporaneamente interrotto, con comprensibili ripercussioni sulla pianificazione degli avvicendamenti.
  Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e, in particolar modo, l'Ambasciata italiana a Tripoli, hanno sollevato la questione a livello tecnico in tutte le frequenti occasioni di contatto con le competenti controparti libiche.
  Tali iniziative, efficacemente coordinate, hanno favorito la positiva soluzione della vicenda.
  A partire dal 21 giugno scorso, infatti, il procedimento di rilascio dei visti da parte libica è stato riavviato e sono già in atto le azioni di rilascio per le aliquote pianificate per i voli a partire dal 5 luglio scorso, in modo da consentire gli avvicendamenti e l'estensione di validità per il personale destinato ad un'ulteriore permanenza in Teatro Operativo.
  Il ripristino della procedura di rilascio – come ha nell'occasione affermato anche il Ministro della difesa – rappresenta l'esito di un lavoro positivo, frutto della proficua sinergia istituzionale sviluppata all'interno dell'intensa attività diplomatica condotta congiuntamente con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con le autorità libiche.
  Il superamento della questione costituisce un importante segnale di collaborazione da parte delle autorità libiche e consentirà di far proseguire le normali attività della Missione italiana in Libia, un asset strategico per l'Italia nell'ottica della progressiva stabilizzazione del Paese.