• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00698 (7-00698) «Orsini, Valentini, Battilocchio, Cappellacci, Fitzgerald Nissoli».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00698presentato daORSINI Andreatesto diGiovedì 15 luglio 2021, seduta n. 541

   La III Commissione,

   premesso che:

    domenica 11 luglio 2021 Cuba ha vissuto le più grandi manifestazioni di protesta degli ultimi decenni: al grido di «abbasso la dittatura» o «Patria y vida» («Patria e vita»), una presa in giro dello storico slogan ufficiale «Patria o muerte» i cubani sono scesi in strada per protestare contro la miscela esplosiva della mancanza di generi alimentari e di vaccini contro l'infezione da COVID-19;

    centinaia di cubani hanno iniziato a protestare nelle città di San Antonio de los Baños, vicino all'Avana, e Palma Soriano, a Santiago, una scintilla che si è rapidamente diffusa in tutto il paese, inizialmente, si trattava di una protesta contro i lunghi blackout elettrici e per chiedere la vaccinazione contro il COVID-19. Poco dopo, le richieste si sono trasformate in grida di «libertà» e richieste di cambiamento politico;

    la risposta del regime comunista è stata prevedibile: dopo aver incolpato (ancora una volta) gli Stati Uniti per il peggioramento della situazione, ha chiamato le sue truppe a scendere in strada e ha proceduto ad arrestare centinaia di persone;

    le proteste sono il risultato della lunga crisi economica e sanitaria, una delle peggiori dell'isola dal «maleconazo» del 1994, quando centinaia di cubani uscirono per protestare contro la situazione precaria alla vigilia dello scoppio della crisi «de los balseros»;

    l'isola, che è riuscita a mantenere il controllo della pandemia nel 2020, ha visto nelle ultime settimane una recrudescenza dell'infezione virale, con lo scoppio di un focolaio fra i più pericolosi in America Latina;

    con il turismo, motore economico dell'isola, completamente fermo, gli effetti del coronavirus sono stati aggravati dall'inflazione, da blackout, da carenze di cibo e di beni di prima necessità;

    nel 2020, l'economia cubana si è contratta dell'11 per cento, il dato peggiore in tre decenni e all'inizio del 2021 il Governo cubano ha proposto un nuovo pacchetto di misure economiche che ha aumentato i salari e le pensioni, ma anche i prezzi;

    per contrastare la mancanza di valuta straniera, sono stati creati negozi in valuta liberamente convertibile – solo le carte di credito possono essere usate per pagare – dove si vendono alimenti ed elettrodomestici, mentre nei negozi dove viene utilizzato il pesos cubano il numero di prodotti diminuisce di giorno in giorno;

    in linea con la tradizione castrista, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel non ha esitato a incolpare Washington per le proteste. In una diretta radiotelevisiva accompagnato da membri del suo esecutivo e dell'Ufficio politico del Partito comunista di Cuba (l'unico partito legale), ha detto lunedì 12 luglio 2021, che il suo Governo cercherà di «affrontare e sconfiggere» l'embargo decretato dagli Stati Uniti, che si è aggravato durante la presidenza di Donald Trump. Ha anche detto che i disordini hanno cercato di «rompere l'unità del popolo», aggiungendo che i manifestanti «hanno avuto quello che meritavano» e che «le provocazioni non saranno permesse»;

    lunedì 12 luglio 2021, dopo l'appello del Governo, numerosi gruppi di sostenitori hanno occupato parchi e spazi pubblici per mostrare il loro sostegno alla rivoluzione. Presso i Capitolio Nacional de Cuba, vicino al Parco della Fraternità, soltanto poco più di un centinaio di persone si sono riunite al grido di «Viva Fidel»;

    martedì 13 luglio 2021, con due messaggi postati su Twitter dal presidente cubano venivano esplicitati gli intendimenti del Governo dell'isola caraibica dopo le proteste senza precedenti di domenica. Il primo recita: «La rivoluzione cubana non porgerà l'altra guancia a coloro che la attaccano negli spazi virtuali e reali. Eviteremo la violenza rivoluzionaria, ma reprimeremo la violenza controrivoluzionaria. Chi attacca gli agenti della legge e dell'ordine attacca il paese». Nel secondo si affermava: «La controrivoluzione sogna una guerra tra cubani», e aggiunge: «Non abbiamo intenzione di dar loro il piacere»;

    nel pomeriggio dello stesso giorno, le autorità hanno ammesso che lunedì 12 luglio 2021 si sono registrate nuove proteste e disordini nel quartiere di Arroyo de Naranjo all'Avana, durante le quali è stato ucciso un uomo di 36 anni;

    in aprile 2021 Miguel Díaz-Canel era subentrato a Raúl Castro alla Segreteria generale del Partito comunista Cubano. In questi mesi nulla è cambiato e tutto è peggiorato, lo dimostrano le proteste la cui estensione e spontaneità, per quanto il Governo cerchi ora nemici esterni, rivelano la profondità della stanchezza della popolazione. La pandemia ha solo crudelmente esposto le ataviche carenze del sistema comunista, esacerbando le difficoltà dell'isola. Rispondere con il solito retaggio ideologico, con la repressione e riempiendo le prigioni di oppositori e dissidenti non risolverà i gravi problemi dell'isola,

impegna il Governo:

   a condannare in modo risoluto ogni forma di repressione delle manifestazioni di protesta e di libera espressione del dissenso politico;

   ad adottare iniziative in sede europea affinché l'Unione adotti una posizione unitaria di solidarietà con i cittadini cubani che, pacificamente, sono scesi in piazza per protestare contro la mancanza di libertà, la crisi sociale e la repressione; condanni coloro che istigano a scontri violenti tra la popolazione cubana per mettere a tacere le manifestazioni pacifiche; chieda dal Governo cubano il rispetto delle disposizioni dell'Accordo di dialogo politico e cooperazione tra l'Unione europea e Cuba in materia di garanzia e protezione dei diritti umani, ratificato con la legge n. 42 del 2019.
(7-00698) «Orsini, Valentini, Battilocchio, Cappellacci, Fitzgerald Nissoli».