• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03132-AR/0 ...    premesso che:     accanto ai settori del Turismo e della ristorazione, tra i più colpiti dalla pandemia, c’è il sistema italiano del tessile-moda-abbigliamento. Si tenga...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03132-AR/013presentato daFIORINI Benedettatesto diMercoledì 14 luglio 2021, seduta n. 540

   La Camera,
   premesso che:
    accanto ai settori del Turismo e della ristorazione, tra i più colpiti dalla pandemia, c’è il sistema italiano del tessile-moda-abbigliamento. Si tenga conto delle effettive perdite subite dai negozi di moda a seguito delle restrizioni per il COVID-19 in Italia che hanno imposto, per decreto, anche 140 giorni di chiusura dei negozi di moda in zona rossa, pari al 35 per cento del tempo normalmente a disposizione per la vendita. I consumi di prodotti del settore hanno registrato una flessione di 20 miliardi di euro su quasi 60 miliardi complessivi. Questo calo va analizzato anche in relazione al contraccolpo indiretto subito dalle restrizioni sull'intera filiera e cittadinanza; infatti, il venir meno delle occasioni d'incontro di lavoro e nel privato, l'incremento dell'utilizzo dello smart working e i divieti di spostamento, hanno comportato una involuzione della spesa. Assenza di shopping tourism, minor reddito disponibile e incremento della propensione al risparmio, pongono a rischio di chiusura 20 mila negozi di moda su 115 mila punti vendita e una ricaduta sull'occupazione per oltre 50 mila addetti;
    inoltre, incide anche la stagionalità del prodotto venduto. I beni variano e si differenziano a seconda del periodo di vendita e se non venduti nella stagione sono suscettibili di notevole deprezzamento;
    necessaria, quindi, l'estensione applicativa, anche al commercio, della misura del credito di imposta, pari al 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino approvata nel corso dell’iter di conversione del decreto rilancio con riferimento all'industria tessile, della moda e accessori. È fondamentale uniformare il beneficio rendendolo fruibile per l'intera filiera operante nel settore,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative, volte a:
    estendere il credito di imposta di cui all'articolo 48-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, a tutti i soggetti operanti nel settore tessile e della moda, del calzaturiero e della pelletteria;
    prevedere che i controlli della consistenza delle rimanenze del magazzino possano essere svolti, sia sulla base dei bilanci certificati, sia sulla base di una certificazione, rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti iscritti nei registri previsti per legge, o dai caf imprese in veste di intermediari qualificati;
    stabilire che il credito d'imposta non concorra alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive.
9/3132-AR/13. (Testo modificato nel corso della seduta) Fiorini.