• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03132-AR/0 ...    premesso che:     i piani individuali di risparmio a lungo termine (Pir) introdotti dalla legge di bilancio 2017 e integrati con il decreto fiscale collegato alla legge di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03132-AR/072presentato daGIACOMONI Sestinotesto diMercoledì 14 luglio 2021, seduta n. 540

   La Camera,
   premesso che:
    i piani individuali di risparmio a lungo termine (Pir) introdotti dalla legge di bilancio 2017 e integrati con il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2020 per sostenere l'economia reale hanno riscosso successo presso i risparmiatori italiani, imponendosi come una forza di crescita del sistema imprenditoriale del Paese e come una fonte di finanziamento alternativa al canale bancario per lo sviluppo delle piccole e medie imprese (Pmi) quotate;
    i vincoli di investimento e i limiti di concentrazione previsti dalla normativa esistente hanno consentito ai Pir di funzionare bene all'interno di portafogli liquidi, tipicamente appannaggio di una clientela retail, contenendo il rischio insito negli investimenti in piccole e medie imprese quotate e tarandolo a un livello adeguato alle esigenze dei risparmiatori persone fisiche, che trovano nel fondo aperto e di pronta liquidabilità lo strumento di investimento di elezione;
    è necessario però fare ancora di più a sostegno dell'economia reale e dello sviluppo del mercato finanziario nazionale. L'industria del risparmio gestito può fare la sua parte favorendo in maniera ancora più decisa e consistente il collegamento del risparmio verso investimenti in imprese di minori dimensioni, così da fornire un contributo concreto al lavoro che il Ministero dell'economia e delle finanze e quello dello sviluppo economico stanno mettendo in campo per rilanciare gli investimenti nel Paese;
    la sfida collegata a questo obiettivo è quella di creare dei portafogli maggiormente vincolati ai segmenti di mercato meno liquidi, ma proprio per questo ancora più vicini alle imprese più piccole;
    attualmente, la disciplina dei piani individuali di risparmio consente l'investimento di una somma massima annua di 30.000 euro nei Pir, ottenendo così l'esenzione delle imposte sui dividendi e redditi da capitale ed esenzione dall'imposta di successione per i relativi investimenti, purché l'investimento sia mantenuto per almeno 5 anni (per un totale di 150 mila euro);
    i capitali raccolti sotto questa forma, a partire da inizio 2017, sono pari a poco meno di 18 miliardi (a fine 2020), ed inferiori alle attese molto positive (70 miliardi di euro) rilasciate alla luce del successo iniziale;
    vale la pena ricordare che, per la loro liquidità e semplicità di costruzione, i PIR ordinari sono un mezzo ideale per coinvolgere un numero molto elevato di risparmiatori, di qualsiasi capacità patrimoniale, diventando un prezioso strumento di pianificazione del loro patrimonio nel medio e lungo termine;
    inoltre, dal lato del sistema Imprese, i Pir ordinari sono stati un motore potente di modernizzazione, mediante il ricorso al mercato dei capitali: dal 2017 in poi vi è stato un costante aumento del numero delle aziende quotate in Borsa (da 421 a 464 oggi), con particolare evidenza nel segmento delle piccole e medie imprese (nel triennio 2017-2020: 104 nuove quotazioni in questo settore). Sotto tale profilo, giova altresì ricordare che un flusso di capitali più elevato e rivolto agli investimenti di lungo termine beneficia indirettamente la comunità ancora più ampia delle aziende fornitrici (stimate in 283 per azienda), spesso a loro volta piccole entità non quotate;
    per tali ragioni, durante l'esame del provvedimento A.C. 3132-A è stato presentato un emendamento dal Gruppo Forza Italia a prima firma dell'onorevole Giacomoni con cui si propone di elevare il tetto della somma massima investibile per persona fisica nei Pir ordinari dagli attuali 30.000 mila euro a 100.000 euro, i quali, mantenuti per almeno 5 anni, porterebbero il beneficio fiscale ad operare su un capitale di 500.000 euro;
    lo stimolo alla raccolta dei Pir derivante da questa nuove misure di agevolazione fiscale produrrebbe, in via indiretta, una forte ripresa dell'attività di quotazione delle eccellenze Pmi italiane in Borsa, ed, in generale, di riduzione del ricorso al credito bancario. Inoltre, contribuirebbe a ridurre il divario esistente nel rapporto tra capitalizzazione di Borsa e Pil, oggi in Italia al 38 per cento, di gran lunga inferiore al livello prevalente negli altri Paesi europei (in Germania al 61 per cento);
   considerato ancora che, con l'articolo 13-bis del decreto-legge n. 124 del 2019 è stata introdotta la possibilità per gli enti di previdenza obbligatoria e per i fondi pensione di essere titolari di più di un piano di risparmio a lungo termine, sebbene a ciascuno di essi non sia comunque possibile destinare più del 10 per cento del patrimonio;
    appare quanto mai auspicabile elevare detta soglia patrimoniale oltre il 20 per cento, ampliando l'ambito di applicazione normativa anche con riferimento a cosiddetto PIR alternativi introdotti dal cosiddetto decreto rilancio,

impegna il Governo:

   alla luce di quanto descritto in premessa, a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa normativa, a partire dalla prossima legge di bilancio, finalizzata ad elevare il tetto della somma massima investibile per persona fisica nei PIR ordinari dagli attuali 30.000 euro a 100.000 euro, i quali, mantenuti per almeno 5 anni, come già detto, porterebbero il beneficio fiscale ad operare su un capitale di 500.000 euro;
   a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa normativa, a partire dalla prossima legge di bilancio, finalizzata a riconoscere la possibilità per gli enti di previdenza obbligatoria e per i fondi pensione di essere titolari di più di un piano di risparmio a lungo termine ordinari con possibile destinazione di più del 20 per cento del patrimonio, anche con riferimento ai cosiddetti PIR alternativi introdotti dal cosiddetto decreto-legge rilancio.
9/3132-AR/72. (Testo modificato nel corso della seduta) Giacomoni.