• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06427 (5-06427)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06427presentato daSARTI Giuliatesto diMercoledì 14 luglio 2021, seduta n. 540

   SARTI, SAITTA, ASCARI, BONAFEDE, CATALDI, DI SARNO, D'ORSO, FERRARESI, GIULIANO, SALAFIA e SCUTELLÀ. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   Rosario Pio Cattafi è stato arrestato dall'autorità giudiziaria di Messina il 24 luglio 2012 per l'accusa di associazione mafiosa aggravata per la direzione della cosca di Barcellona Pozzo di Gotto;

   è stato ristretto in regime di 41-bis fino al 4 dicembre 2015;

   nel dicembre 2013 è stato condannato in primo grado per tutte le imputazioni a suo carico. Nel 2015 la sentenza d'appello ha confermato la condanna per associazione mafiosa commessa fino al 2000, eliminando l'aggravante della direzione della cosca;

   il 1° marzo 2017 la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza, rinviando alla Corte d'appello di Reggio Calabria il giudizio per gli anni compresi tra il 1993 e il 2000 e stabilendo, con un cosiddetto «giudicato interno», la partecipazione di Cattafi all'associazione mafiosa dagli anni '70 fino al 1993 e la estraneità per gli anni successivi al 2000;

   la sua fedina penale conta condanne passate in giudicato per i reati di lesioni, porto e detenzione abusivi di arma e calunnia. È stato indagato o imputato in procedimenti per reati gravissimi, quali sequestro di persona, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, traffico internazionale di armamenti, concorso nella strage di Capaci e di Via D'Amelio, associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico;

   dopo il rinvio disposto dalla Cassazione, il processo per associazione mafiosa ha atteso più di due anni per la fissazione della prima udienza dalla corte d'appello di Reggio Calabria, nonostante il reato fosse a rischio prescrizione. In aggiunta a questo increscioso ritardo, l'udienza programmata per il 17 aprile 2019, fu rinviata per ben sei volte; tre per difetti di notifica, una per assenza di un giudice, una per COVID-19, l'ultima su richiesta degli avvocati dell'imputato nonostante l'udienza non fosse a trattazione orale. Nel gennaio 2021 la procura generale di Reggio Calabria ha chiesto alla corte d'appello di dichiarare prescritto il reato di associazione mafiosa;

   se dovesse essere riconosciuta la prescrizione, non sarebbe possibile emettere una sentenza di condanna neanche per il periodo compreso tra gli anni '70 e il 1993, per il quale era già stata ritenuta provata la sua intraneità all'associazione mafiosa –:

   se il Ministro interrogato non ritenga che il gravissimo ritardo nella trattazione del procedimento a carico di Cattafi meriti attenzione e accertamenti, mediante l'avvio di iniziative ispettive, ai fini dell'eventuale esercizio dell'azione disciplinare.
(5-06427)