• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06429 (5-06429)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06429presentato daVARCHI Maria Carolinatesto diMercoledì 14 luglio 2021, seduta n. 540

   VARCHI, MASCHIO e VINCI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   diversamente dall'attenzione riservata alla riforma del processo penale e del Csm, la riforma, oggi più che mai necessaria, della magistratura onoraria ha subito una consistente battuta di arresto;

   il 16 agosto 2021 entrerà in vigore il regime transitorio delineato dalla cosiddetta «legge Orlando» che, contrariamente a quanto sollecitato dalle istituzioni europee, rischia di cristallizzare la precarizzazione della categoria, prevedendo, tra gli altri, la riduzione dell'attività giurisdizionale del singolo magistrato onorario a tempo parziale, con conseguente drastica riduzione degli emolumenti percepiti oggi a cottimo;

   da anni i giudici onorari denunciano la totale assenza di tutele economiche, previdenziali e assistenziali previste in Costituzione: diritto alle ferie, alla malattia, al Tfr, ad un trattamento economico corrispondente a quello previsto per lavoratori che svolgono funzioni analoghe;

   il nostro appare un sistema drammaticamente bipolare, che, da un lato, si serve, perché non può farne a meno, della magistratura onoraria per far funzionare la macchina della giustizia, ma, dall'altro, non è disposto a riconoscere ai giudici onorari i diritti spettanti;

   il 16 luglio 2021 la Corte di giustizia europea ha riconosciuto ai magistrati onorari lo status di giudici europei e di lavoratori subordinati a tempo determinato, con tutto ciò che ne consegue, ma, nonostante ciò, il Ministro interrogato ha demandato gli interventi di riforma alla cosiddetta «Commissione Castelli», che, stando alle rassicurazioni del Ministro, avrebbe dovuto concludere i lavori il 25 giugno 2021.

   la presidente della commissione petizioni del Parlamento europeo, Wikstrom (nota D304831/2017) aveva già concesso un termine, ampiamente scaduto, al. Ministero per approvare una riforma che garantisse diritti, tutele ed equa retribuzione alla magistratura onoraria, posto che «le sentenze emesse dai giudici di pace seguono le stesse norme di diritto sostanziale e processuale e quindi hanno la stessa esecutorietà di quelle emesse dai Tribunali ordinari italiani. Essi assolvono i propri compiti come giudici di primo grado competenti per materia, per valore e funzionali: in tale veste il Giudice di pace definisce il 50 per cento del contenzioso civile con un iter giudiziario mediamente inferiore ad un anno. A tali oneri di lavoro e rapidità di svolgimento delle funzioni non corrisponde un adeguato trattamento, non solo giuridico ma anche economico e previdenziale» –:

   quali siano le intenzioni del Governo in merito a una urgente riforma organica della magistratura onoraria che vada nel senso di una definitiva stabilizzazione dei relativi professionisti come lavoratori subordinati, con riconoscimento di emolumenti dignitosi e tutele coerenti con la funzione esercitata.
(5-06429)