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Atto a cui si riferisce:
C.5/06369 (5-06369)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06369

  Nell'ambito della crisi pandemica, il Governo ha attivato strumenti eccezionali per estendere a tutti i lavoratori gli strumenti di protezione del reddito in costanza di rapporto di lavoro, introducendo in via eccezionale un corrispondente blocco dei licenziamenti.
  Con la prospettiva di normalizzazione della situazione sanitaria e il ritorno all'ordinario funzionamento dell'economia si prevede altresì un riassestamento del sistema produttivo, caratterizzato da un'accelerazione di processi di cambiamento strutturale già in corso. In tale contesto, le politiche attive del lavoro acquisiranno una rilevanza fondamentale per accompagnare il cambiamento evitando che l'impatto della crisi diventi di lungo periodo e facilitandone il rapido ricollocamento sul mercato del lavoro dei lavoratori, in particolare di quelli più fragili e con basse competenze.
  Il Piano nazionale di Ripresa e resilienza in materia di politiche del lavoro si articola principalmente nel Programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), strategico ai fini dell'azione di riforma, accompagnato da un Piano strategico nazionale sulle Nuove competenze che opera in una logica integrata, e in sinergia con il Piano straordinario di rafforzamento dei centri per l'impiego.
  È essenziale che sia posta al centro dell'azione dei Centri per l'impiego la personalizzazione degli interventi, che si avvalga della cooperazione tra sistema pubblico e quello privato, al fine di migliorare le opportunità occupazionali.
  In questa cornice complessiva, il programma GOL – anche a seguito dell'interlocuzione con la Commissione europea – intende definire i livelli essenziali delle prestazioni e degli standard di servizio dei CPI, fissare un target per cui almeno per il 25 per cento dei beneficiari del programma sia prevista appropriata attività di formazione, con un focus particolare sulle competenze digitali e con priorità per i più vulnerabili. Tra tali obiettivi vi è compreso quello di fissare nuovi meccanismi che rafforzino e rendano strutturale la cooperazione tra il sistema pubblico e quello privato, in particolare con riferimento all'identificazione dei fabbisogni di competenze e alla disponibilità di offerte di lavoro.
  Quanto al Piano nuove competenze, l'identificazione delle competenze richieste dal mercato del lavoro e l'orientamento degli interventi di formazione e di riqualificazione dovrà avvenire proprio sulla base della collaborazione tra il sistema pubblico e privato.
  Pertanto, posso assicurare che il Governo, seguendo le indicazioni dell'Agenda europea per le competenze del luglio 2020, intende sviluppare dei partenariati pubblico privati che promuovano una rete di istituzioni, imprese e operatori delle filiere dell'istruzione, della formazione e del lavoro. Solo la sinergia tra gli operatori e le strutture esistenti consentirà di agire in modo organico per colmare il divario di competenze necessarie a soddisfare l'effettivo bisogno occupazionale delle aziende, per rafforzare la resilienza del tessuto economico e poter cogliere le sfide dell'innovazione, della transizione digitale e della transizione green.