• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06380 (5-06380)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06380presentato daSARLI Dorianatesto diMercoledì 7 luglio 2021, seduta n. 536

   SARLI, COSTANZO, SURIANO e VIZZINI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il giornale Il Riformista di giovedì 1° luglio 2021 pubblica un articolo nel quale si legge: questa è la storia di Natascia Savio, militante anarchica che sta facendo lo sciopero della fame dal 17 giugno 2021 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, quello dei pestaggi e delle torture ai danni dei detenuti dove l'inchiesta della magistratura ha portato all'emissione di 52 misure cautelari per agenti e funzionari penitenziari;

   Natascia Savio considera lesi i suoi diritti di reclusa e di imputata in due processi in corso a Torino e Genova. Natascia Savio protesta contro le condizioni detentive che le impediscono di avere rapporti con i familiari e soprattutto con il suo avvocato Claudio Novaro con cui è in pratica impossibilitata a preparare le udienze;

   Natascia Savio è detenuta dal marzo di due anni fa e dal marzo 2021, proprio nell'imminenza dei due processi, è stata trasferita nella prigione di Santa Maria Capua Vetere che dista circa mille chilometri dal luogo di residenza della famiglia e dallo studio del suo legale. L'avvocato Novaro, dice che i continui trasferimenti tra un carcere e l'altro hanno visto la detenuta sempre in quarantena sanitaria, con a disposizione soldi per la spesa interna e i propri vestiti. Novaro ricorda anche che la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere non prevede la possibilità di video-chiamate a distanza tra i detenuti e i loro difensori;

   risulta da fonti di stampa che il legale abbia inviato plurime istanze al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per ottenere un trasferimento di Natascia Savio in un carcere vicino ai luoghi di celebrazione dei due processi;

   risulta altresì dalla stampa che la presidente della corte d'assise di Torino, alla quale sarebbe stata mandata per conoscenza tale richiesta di trasferimento per Natascia Savio, aveva espresso avviso favorevole, spiegando che il procedimento prevedibilmente impegnerà diverse udienze con cadenza di almeno una per settimana;

   l'articolo 14 – Assegnazione, raggruppamento e categorie dei detenuti e degli internati – della legge n. 354 del 1975 prevede che i detenuti e gli internati hanno diritto di essere assegnati a un istituto quanto più vicino possibile alla stabile dimora della famiglia o, se individuabile, al proprio centro di riferimento sociale, salvi specifici motivi contrari;

   l'articolo 42 – Trasferimenti – della citata legge prevede che i trasferimenti sono disposti per gravi e comprovati motivi di sicurezza, per esigenze dell'istituto, per motivi di giustizia, di salute, di studio e familiari. Nel disporre i trasferimenti, i soggetti sono comunque destinati agli istituti più vicini alla loro dimora o a quella della loro famiglia, ovvero al loro centro di riferimento sociale, da individuarsi tenuto conto delle ragioni di studio, di formazione, di lavoro o salute;

   la raccomandazione del Consiglio di Europa sulle regole penitenziarie europee prevede che ogni detenuto ha diritto di richiedere la consulenza legale e le autorità penitenziarie devono aiutarlo in modo adeguato ad accedervi;

   l'articolo 24 della Costituzione prevede che la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento –:

   quali siano i motivi che hanno indotto l'amministrazione penitenziaria a trasferire la detenuta Natascia Savio nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, che dista circa mille chilometri dal luogo di residenza della famiglia e dallo studio del suo legale;

   se nella decisione circa il trasferimento della detenuta Natascia Savio si siano tenute in considerazione le sue condizioni di salute;

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere, tenuto conto legge n. 354 del 1975, della raccomandazione del Consiglio di Europa sulle regole penitenziarie europee e di quanto previsto dall'articolo 24 della Costituzione, per assicurare alla detenuta Natascia Savio il diritto alla difesa in relazione a quanto esposto in premessa.
(5-06380)