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Atto a cui si riferisce:
C.1/00502    premesso che:     il patrimonio cinematografico e teatrale italiano costituisce uno dei più importanti asset culturali del nostro Paese, un patrimonio da preservare con...



Atto Camera

Mozione 1-00502presentato daACUNZO Nicolatesto diGiovedì 8 luglio 2021, seduta n. 537

   La Camera,

   premesso che:

    il patrimonio cinematografico e teatrale italiano costituisce uno dei più importanti asset culturali del nostro Paese, un patrimonio da preservare con cura ed una risorsa viva e pulsante da valorizzare con la massima attenzione, anche in considerazione dell'importanza sempre maggiore che la cinematografia ha assunto nel mondo della comunicazione e dell'industria culturale mondiale;

    l'educazione alla «lettura» dell'immagine audiovisiva, la conoscenza della cultura filmica e delle sue implicazioni nel contesto socio-economico sono elementi di fondamentale importanza, così come la cognizione e la conoscenza delle tecniche e dei mestieri per i quali le nostre «botteghe d'arte» sono tra le più apprezzate al mondo. Questo ambito, centrale per la nostra cultura, ha tutte le caratteristiche per rientrare a pieno diritto tra gli elementi da preservare attraverso l'insegnamento scolastico curricolare negli istituti superiori, a cominciare da quelli ad indirizzo artistico;

    l'insegnamento delle discipline cinematografiche e teatrali può assumere una funzione centrale nell'azione di contrasto all'analfabetismo iconico e nel contribuire alla costruzione di una cultura audiovisiva che ponga al centro gli studenti e le loro attuali esigenze culturali e formative, per giungere alla formazione di cittadini dotati di senso critico, oltre che di un pubblico consapevole, in grado di affrontare positivamente la rivoluzione digitale in atto, favorendo inoltre i giovani nell'individuazione di percorsi professionali alternativi a quelli tradizionali;

    l'utilizzo degli strumenti audiovisivi è diventato – anche e soprattutto grazie alla diffusione dei social network – una pratica diffusissima tra giovani e giovanissimi e le competenze relative a questi linguaggi si rivelano, oltre che necessari, molto richiesti;

    lo sviluppo della conoscenza dei codici audiovisivi e delle tecniche di narrazione e drammatizzazione teatrale può offrire opportunità espressive inedite e con finalità finanche terapeutiche, sia in considerazione delle esigenze relazionali di ragazzi e ragazze con bisogni educativi speciali che, in generale, di una generazione profondamente segnata anche dalla recente pandemia ed il cui fabbisogno in termini di comunicazione consapevole, aperta e positiva, rappresenta un'occasione indispensabile per il superamento di conflitti interiori che l'arte del teatro sugella attraverso percorsi di autostima tesi anche a scongiurare piaghe come il bullismo;

    in alcuni Paesi europei, come la Francia, da oltre 20 anni e sin dalle scuole elementari è impartita l'educazione all'immagine, al cinema, al teatro e all'audiovisivo come materia scolastica, a ribadire un esempio di buone pratiche in ambito educativo;

    l'opportunità e la necessità di introdurre – all'interno dei percorsi scolastici curriculari – l'educazione al teatro e al cinema quale patrimonio identitario di cui non è possibile fare a meno in una formazione culturale moderna ed efficace sono state già oggetto di positiva discussione, per la presentazione di un ordine del giorno a prima firma Acunzo, n. 9/00682-A-005, nella seduta del 2 maggio 2019, nel quale si impegnava il Governo pro tempore a valutare la possibilità di introdurre, nell'ambito della materia educazione civica «l'educazione al teatro e al cinema, quale patrimonio identitario di cui non è possibile fare a meno, in una moderna formazione culturale» che nonostante l'approvazione del Governo sembra non aver ancora prodotto gli effetti auspicati;

    si registrano richieste sempre più numerose e importanti da parte di tutti i settori del teatro e della cinematografia perché vengano finalmente introdotti tali insegnamenti, richieste alle quali si è aggiunto recentemente l'accorato appello da parte dell'Accademia del Cinema italiano – Premi David di Donatello;

    la volontà di far entrare il cinema nel piano dell'offerta formativa è stata ampiamente ribadita da numerosi provvedimenti legislativi, tra i quali:

     la legge 13 luglio 2015, n. 107, la cosiddetta «Buona scuola», che prevede il potenziamento delle competenze anche nell'arte del cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni;

     la legge 14 novembre 2016, n. 220, «Disciplina del cinema e dell'audiovisivo», che dispone e sostiene l'educazione all'immagine nelle scuole;

    la legge n. 220 del 14 novembre 2016, che prevede di sostenere, per un importo complessivo pari ad almeno il 3 per cento della dotazione del Fondo per il cinema e l'audiovisivo, il potenziamento delle competenze inerenti cinema, tecniche e media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, nonché l'alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

    il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60, in attuazione della legge 13 luglio 2015, n. 107, che prevede di promuovere all'interno dell'offerta formativa degli istituti scolastici le attività teoriche e pratiche, anche con modalità laboratoriale, in ambito artistico, musicale, teatrale, cinematografico, sia a livello nazionale che internazionale;

    con l'attuazione della legge n. 107, il linguaggio cinematografico, la storia e l'estetica del cinema, la produzione di documentari, cortometraggi o mediometraggi entrano a pieno titolo nel Piano dell'offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado;

    in attuazione della già citata legge n. 220 del 2016 è stato sottoscritto nel 2018 un Protocollo d'intesa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca, che ha dato il via al Piano nazionale cinema e immagini per la Scuola, che prevedeva l'erogazione di oltre 37 milioni di euro in tre anni tramite l'emanazione di più bandi rivolti a enti, fondazioni, associazioni e scuole di ogni ordine e grado, con una partecipazione notevole di progetti finanziati,

impegna il Governo

1) ad adottare iniziative volte a prevedere, negli istituti artistici, per estenderlo successivamente a tutti gli istituti superiori, l'insegnamento delle discipline cinematografiche e teatrali per non meno di un'ora settimanale.
(1-00502) «Acunzo, Provenza, Fiano, Nobili, Mollicone, Mariani, De Lorenzo, De Girolamo, Lapia, Melicchio, Frate, Siani, Sangregorio, Rizzetto, Paxia, Cecconi, Tasso, Berardini, Deidda».