• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05715 LEONE, CORBETTA, TRENTACOSTE, VANIN, MAUTONE, LUPO, PRESUTTO, FERRARA, DONNO, ROMANO, GALLICCHIO, CROATTI - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che: un'indagine condotta dal...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05715 presentata da CINZIA LEONE
martedì 6 luglio 2021, seduta n.342

LEONE, CORBETTA, TRENTACOSTE, VANIN, MAUTONE, LUPO, PRESUTTO, FERRARA, DONNO, ROMANO, GALLICCHIO, CROATTI - Al Ministro dello sviluppo economico. - Premesso che:

un'indagine condotta dal centro studi della Confederazione nazionale artigiani, dedicata a "La ripresa del settore delle costruzioni tra agevolazioni e aumenti delle materie prime", ha rilevato un aumento dei prezzi per le materie prime impiegate nel comparto edilizio;

la rilevazione, che si è riferita ad un paniere di 28 materie prime e beni intermedi, ha registrato un aumento sostanziale per tutte le materie legate al settore edilizio: l'acciaio, tra novembre 2020 e febbraio 2021, è aumentato del 130 per cento, i laminati sono saliti del 45 per cento, l'acciaio inox del 37,1 per cento, rame del 31,4 per cento e l'alluminio sfiora il 30 per cento in più;

considerato che:

anche nel segmento del legname si segnalano rincari che vanno dal 25,9 al 39,4 per cento, così come per malte e collanti (9,4), laterizi (11,3 per cento) e ponteggi, il cui costo è salito da 15 a 24 euro al metro quadro;

sono molto consistenti i rialzi anche nelle plastiche con il polipropilene che supera il 30 per cento, il PVC segna un 22,8 per cento in più e, infine, i semilavorati per la meccanica mostrano un aumento medio dei prezzi del 25,5 per cento, mentre più contenuta la componentistica elettronica che si attesta al 17,2 per cento in più;

considerato infine che:

il superbonus 110 per cento, introdotto dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto decreto rilancio), rappresenta uno strumento che permette di effettuare lavori a costo zero per tutti i cittadini, dunque non può essere snaturato nel suo obiettivo a causa di un tentativo di distorsione speculativa nella bilancia dei prezzi, innescando un cortocircuito per cui le aziende devono rivedere il costo dell'opera, appesantendo i loro bilanci con riflessi negativi sui dipendenti;

le micro imprese, che in Italia danno lavoro a quasi 7.6 milioni di cittadini, pari al 44,5 per cento degli occupati, hanno capacità molto limitate per adottare contromisure e sono pertanto le più esposte, in quanto i continui rincari e l'allungamento dei tempi di consegna, rischiano di rendere insostenibili i preventivi accettati dalla clientela,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto;

quali iniziative intenda assumere affinché le ricadute di un tale stato di cose non si protraggano ulteriormente nel tempo continuando a produrre effetti dirompenti sul lavoro delle piccole e medie imprese, che rappresentano il 95 per cento delle aziende del nostro Paese.

(4-05715)